Si conclude la 56ma Mostra del Cavallo tra dolce e amaro

Tanta gente, pochi cavalli e una manifestazione che rischia di diventare fine a se stessa.


di Carmelo Emanuele.
Si è conclusa la 56ma edizione della Mostra Mercato Concorso del Cavallo Sanfratellano. Negli ultimi anni l’evento è stato caratterizzato da una serie di iniziative nei giorni antecedenti la Mostra dei Cavalli che ha reso la kermesse ancora più apprezzata. 

Anche l’idea delle recenti edizioni di svolgere la manifestazione subito dopo la festa patronale di San Benedetto il moro è stata considerata una scelta azzeccata che ha aiutato la crescita dell’evento dal punto di vista delle presenze. Oggi, però l’intera San Fratello deve iniziare a riflettere e soprattutto a programmare il futuro di questa bellissima e importante manifestazione, perché dopo anni di ascesa, l’evento ha dato i primi segnali di declino. 

Infatti all’accresciuta popolarità degli ultimi anni si è contrapposto il calo della materia principale che rende l’evento speciale, così i Cavalli Sanfratellani partecipanti sono sempre meno.

Secondo alcuni allevatori il motivo della crisi è principalmente di carattere economico. Un tempo la Mostra vedeva l’adesione di molti esemplari, in primis perché il mercato del cavallo era molto più fiorente, perciò non era difficile vendere qualche buon esemplare e ripagarsi mesi di sacrifici. Una giuria consegnava a fine manifestazione un premio in denaro ai migliori esemplari per categoria. Soldi che ripagavano il duro lavoro degli allevatori.

Oggi per una serie di circostanze fra cui la crisi economica, i soldi che circolano sono davvero pochi. Nella mostra attuale tutti ricevono un contributo di partecipazione per ogni esemplare portato, e i migliori vengono premiati con dei premi simbolici. Ma il contributo di partecipazione è una cifra irrisoria, che non può coprire le spese degli allevatori che tengono i cavalli in terre non proprio vicine al luogo della mostra.

Che i soldi siano finiti, lo conferma anche un amministratore locale, il quale afferma che negli ultimi cinque anni la manifestazione ha avuto tagli netti rispetto al passato.

Forse alcuni problemi potrebbero esseri risolti se l’evento godesse di luce propria. In passato si è fatto sempre di più in termini di pubblicità nei giorni prima dell’evento, ma poco o nulla si è fatto per valorizzare la manifestazione durante e dopo il suo svolgimento, quindi con un occhio proiettato al futuro. 

Pensiamo ad esempio ad una delle tante trasmissioni di promozione ambientale che si svolgono su piattaforme nazionali. Una puntata dedicata alla Mostra del Cavallo avrebbe dapprima accresciuto l’evento e successivamente (probabilmente) attirato qualche investitore. Gli stessi reportage delle passate edizioni, difficilmente hanno attraversato lo stretto.

Altra idea sarebbe stata quella di invitare persone che godono di una certa popolarità (i cosiddetti padrini e madrine), che con la loro presenza davano luce ad un evento che rischia di diventare fine a se stesso.

Ci sono eventi in tutta la penisola dove le aziende fanno a gara per poter essere presenti con uno stand, dietro cospicui contributi. Nella mostra di San Fratello, l’ente deve pregare alcune aziende ad essere presenti per vendere i propri prodotti. Evidentemente qualcosa deve cambiare per non rischiare di perdere uno degli eventi più caratteristici di San Fratello, che ogni anno tanto bene porta all’economia del centro  tramite l’agognato turismo, seppur di passaggio.

Per gli allevatori i “bei tempi della mostra sono andati" dunque, e prima di perdere tutto, urge mettere sul tavolo un progetto di valorizzazione della manifestazione. L’ente insieme agli allevatori dovrà rivedere tutta l’organizzazione dell’evento, investendo sulla crescita di una manifestazione “cult” sui Nebrodi. A maggior ragione a San Fratello dove si combatte da anni per un riconoscimento a razza che sembra non debba mai arrivare, e dove si pensa al cavallo come strumento principale per entrare a far parte delle mete turistiche più ambite in Sicilia.  










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