Crepe minacciano la Chiesa del Crocifisso, già chiesto al Fai un intervento di salvaguardia e tutela a beneficio dello storico edificio. Dislivello di 20 centimetri crea apprensione pure a San Nicolò.
di Gaetano Mangione.
Desta apprensione il dislivello di oltre 20 centimetri che
affiora nella zona compresa fra il quartiere Crocifisso e San Nicolò. Alcune crepe
erano già presenti da tempo ma adesso il fenomeno che comprende la parte
opposta a quella del dissesto del 2010 si manifesta principalmente nelle zone
delle rispettive chiese.
La prima, sia nella parte esterna che nelle case
circostanti, quella cinquecentesca del Crocifisso, già posta all’attenzione del
Fai, per un intervento di salvaguardia e tutela, non ha mai avuto riscontro né da
parte dell’importante organizzazione nazionale né dalle autorità curiali.
Particolare della Chiesa del SS Crocifisso, costruita nel 1595 |
Eppure,
il tempio inserito nella storia religiosa tradizionale annovera, forse in
maniera unica nel suo genere una pianta ottagonale, con le caratteristiche
nobiliari dell’architettura tipica dei battisteri. Nella volta centrale,
infatti, troneggia l’agnello pasquale e nei cinque altari, scene della
crocifissione, compresa un’opera di scuola fiamminga.
Non è facile riscontrare
personale idoneo allo studio ed alla comprensione di una simile opera,
trascurata, chiusa per la maggior parte dell’anno a causa della crisi locale e
addirittura con la porta della sacrestia murata.
La base del campanile dell'antica chiesa di San Nicolò |
Negli oltre duecento metri che
separano le due chiese, alcune vecchie abitazioni hanno evidenziato crespe
durante pregressi lavori. Ma quello che sta avvenendo in questi giorni si nota
di più nel quartiere San Nicolò, dove la strada ha ceduto in parte, il cancello
di protezione dei ruderi e dell’ammasso creato dopo la demolizione della nuova
chiesa dello Stazzone, evidenzia un notevole dislivello. Il tutto è stato
segnalato alla protezione civile e nei giorni scorsi lo stesso responsabile
regionale ingegnere Calogero Foti ha effettuato un sopralluogo.
fonte: Gazzetta del Sud
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