Nella mattinata di oggi, i Carabinieri di Santo Stefano di
Camastra hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto il sessantenne di San
Fratello, ricercato, per i tre colpi d’arma esplosi all’indirizzo di due
persone fra cui il fratello.
di Danilo Loria.
Nella mattinata di oggi, i Carabinieri di Santo Stefano di
Camastra hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto il sessantenne di San
Fratello, ricercato, a far data dal 02.07.2015, per i tre colpi d’arma
esplosi all’indirizzo di due persone fra cui il fratello.
Incessantemente
braccato per i boschi nebroidei dai Carabinieri che avevano fatto ricorso
ad unità cinofile ed elicotteri, l’uomo, sentendosi accerchiato, s’è
presentato, presso il Comando Stazione di San Fratello (ME), accompagnato
dal proprio legale Avv.to Pruiti.
La presentazione del pastore sessantenne
presso la Stazione CC di San Fratello (ME) trova fondamento nei fatti accaduti
in data 02.07.2015 quando un sessantatreenne di San Fratello e un
ventitreenne denunciavano ai Carabinieri di essere stati fatti bersaglio
di tre colpi di arma da fuoco ad opera del fermato (che è anche fratello
dell’uomo sessantatreenne aggredito).
I carabinieri della Stazione, acquisita la notizia criminis, avviavano le prime indagini da
cui si poteva ricostruire che, verso le ore 12,00 di quel giorno, nella
località boschiva di San Fratello (ME) denominata “Passo dei Tre”, il
reo aveva esploso, utilizzando una doppietta, all’indirizzo del ragazzo e
del sessantatreenne, tre colpi di fucile.
Il movente era futile e da ricercare
nell’intento di impedirgli di liberare due cavalli in un’area recintata di
comproprietà dei fratelli (tale proprietà era un tempo gestita dai genitori ora
deceduti e rispetto ad essa erano nati dissapori che non consentivano di ripartire
il lascito ereditario fra i fratelli).
Compiuto l’insano gesto l’uomo si era
dato alla macchia ed i militari dell’Arma avviavano immediate e continue
ricerche nei boschi per stanarlo, ma l’esperto pastore, natio della zona, aveva
tento testa fino ad oggi quando si è costituito lasciandosi arrestare e
consegnando la doppietta con matricola abrasa. Gli atti rimangono coperti dal
segreto istruttorio e i Carabinieri mantengono il più stretto riserbo su tutti
i contorni della vicenda che, per ora, può ritenersi conclusa con un
felice epilogo.
Domani si svolgerà l’udienza di convalida del fermo presso la
Procura di Patti e l’uomo dovrà rispondere di tentato omicidio e di porto
d’arma clandestina.
Fonte:strettoweb.com
Commenti
Posta un commento