Tentata infiltrazione mafiosa in un cantiere a San Fratello

Controllo della DIA nel primo semestre 2015. 

di Sergio Granata e Giuseppe Lazzaro.
Il Gruppo Ispettivo Antimafia, istituito in seno alla Prefettura di Messina, con a capo un funzionario prefettizio e formato da ufficiali e funzionari della Direzione Investigativa Antimafia, della Questura e dei Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza di Messina, coadiuvati dalla Direzione Territoriale del Lavoro e del Provveditorato opere pubbliche, ha effettuato, nei primi mesi dell’anno in corso, approfonditi controlli presso diversi cantieri inerenti lo svolgimento di appalti pubblici, volti a rilevare eventuali condizionamenti mafiosi da parte della criminalità organizzata. Nello specifico, sotto il coordinamento operativo della Dia di Messina, al comando del tenente colonnello Letterio Romeo, nel mese di febbraio scorso è stato effettuato un accesso presso un cantiere, ubicato nel comune di Messina, per l’esecuzione di lavori di riqualificazione del traffico veicolare.

Presso il cantiere – i cui lavori sono stati appaltati dal Comune di Messina – sono state controllate, nell’immediato, 7 persone, 9 imprese e 6 mezzi. Gli approfondimenti info-investigativi hanno evidenziato tentativi di infiltrazione o condizionamento mafioso nella gestione dell’impresa.

Lo scorso aprile, poi, è stato effettuato un accesso presso un cantiere, ubicato nel comune di San Fratello, per l’esecuzione dei lavori, appaltati dalla Regione Siciliana, inerenti gli interventi di messa in sicurezza del territorio comunale resi necessari in conseguenza della frana che hanno colpito il centro urbano il 14 febbraio 2010. Presso il cantiere sono state controllate, nell’immediato, 13 persone, 11 imprese e 27 mezzi. Gli approfondimenti  investigativi hanno evidenziato tentativi di infiltrazione mafiosa nella gestione dell’impresa. Pertanto, anche alla luce di ulteriori approfondimenti operati dal Gruppo Interforze, è stato emesso un decreto prefettizio di diniego di iscrizione alla cosiddetta “White List”.

I lavori del Gruppo Interforze si avvalgono, inoltre, dello specifico contributo degli specialisti della Dia che, tra le attività istituzionali prioritarie ed esclusive, ha quella del monitoraggio delle imprese interessate agli appalti di opere pubbliche per il contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata di tipo mafioso nel comparto della aggiudicazione degli appalti pubblici. Nel solo primo semestre del 2015, d’intesa con la Prefettura di Messina, la Dia di Messina ha effettuato, anche con servizi di osservazione sul luogo dei cantieri, 18 monitoraggi specifici – che hanno riguardato società aggiudicatrici di opere pubbliche o lavori pubblici - per un valore totale di 6.242.725 euro e con il conseguente controllo della posizione di 108 soggetti.

fonte: glpress.it, amnotizie.it


         

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