28, 29 e 30 Agosto 2015. Per tre giorni lo splendido scenario del bosco di San Fratello ospiterà l'evento musicale dell'anno.
di Tulio Filippone.
Il Pas de Trai di San Fratello chiude la stagione dei
festival indipendenti dell'isola. Una selezione delle novità più
interessanti del sottobosco di talenti siciliani e ospiti internazionali
saliranno sul palco per una rassegna che porta per la prima volta la
musica alternativa nella cornice del borgo normanno gallo-italiano nel
cuore del Parco dei Nebrodi.
È l’ultimo dei festival, ma probabilmente
quello che incuriosisce di più, perché è la prima volta che nell’isola,
diventata una sorta di Mecca dell’indie, si sente parlare del Pas de Trai,
Pure Music Festival. E il nome non che è un antipasto dell’atmosfera
particolare che si respirerà in quel di San Fratello (Messina) o San
Frareu, nell'antico dialetto locale, parlato da 4 mila anime nel
cuore del Parco dei Nebrodi.
Pas De Trai, è il nome che nell’enclave
gallo-italica designa la Contrada del Passo dei Tre. In
quest'area, durante il dominio normanno dell’isola, i coloni lombardi tra
il XI e il XIII secolo ripopolavano San Filadelfo, antico comune medievale.
Così, sotto la benedizione dei tre "Santi
Fratelli", Alfio, Cirino e appunto Filadelfo che
danno il nome alla Contrada, gli avventori si immergeranno in una tre giorni di
musica, natura e meditazione, con una line up che spazia dal folk siciliano e inglese,
alla black music, passando per sonorità rock più classiche e persino
e sperimentazioni elettroniche.
Un palco inedito dove si potranno apprezzare la
tradizione folk britannica di Bobby Good, il folk siciliano di Alessio
Bondì, il quintetto palermitano degli Utveggi con il loro originale
pot-pourri musicale, le sonorità hip-hop, jazz e soul dei Retrospective
for Love e il pop-rock degli Histerycal Sublime, le sperimentazioni dei Montoya, il
duo Noise Rock Londinese dei Los Padres. E ancora tanti artisti da scoprire
comeGaba, Leslie Philips, Forsqueak, Aphty, Alessandro Inguglia, Los and
The Deadlines, Black Jezuz e Kinetic Bloom.
Alla scoperta dell’encave gallo-italica
Il “bivacco” per il popolo dei festival si trova invece
all'ingresso di un querceto secolare, a circa un chilometro da
San Fratello, in un crocevia dei percorsi di trekking che attraversano le
valli. Basti pensare che il cuore del parco, con il Monte Soro e il Biviere
di Cesarò, dista solo pochi chilometri.
Ma il festival sarà anche un tentativo per riscoprire le
tradizioni dell'enclave gallo-italica: dall’allevamento allo stato brado del
cavallo sanfratellano, all’unicità del dialetto locale che è valso ai suoi
abitanti il soprannome di “lombardi”, “francisi” (in sanfratellano “franzais”),
sino ai prodotti tipici agroalimentari, su tutti il maialino nero.
fonte: cafebabel.it
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