Obiettivo salvezza
per la compagine neroverde con un occhio al bilancio e un altro alla crescita
dei giovani. Abbiamo intervistato il giovane tecnico sanfratellano Carmelo
Emanuele: “Nessuna polemica con la Stefanese, presto un’amichevole per
gemellare i club”.
A cura di Antonio
Longo.
Prime mosse
di mercato per la matricola San Fratello, che si appresta a disputare il
Campionato di Seconda Categoria dopo una brillante promozione ottenuta l’anno
scorso. La formazione nebroidea orfana dal mercato estivo dell’attaccante
Carbonetto, trasferitosi alla Stefanese, proprio in questi giorni ha raggiunto l’accordo
con ben sei nuovi giocatori che andranno a rinforzare la rosa a disposizione
del giovane tecnico Carmelo Emanuele, intervistato telefonicamente qualche
giorno prima l’inizio della preparazione pre-campionato. Gli ultimi arrivi sono
Filadelfio La Marca, Rosario Cardali, Giuseppe Murabito, Santino Cusimano,
Marco Lazzaro e Giuseppe Bontempo.
Mister lei siede
su una panchina che fino a qualche anno fa era ambita da molti, quando il San
Fratello navigava tra la Prima Categoria e la Promozione. L’anno scorso siete
ripartiti da zero e subito avete centrato la promozione in Seconda Categoria. Oggi
che programmi ha la sua società?
“La nostra
società punta a mantenere sempre i bilanci in ordine, difatti nessuno all’interno
riceve compensi o rimborsi, anzi l’anno scorso i giocatori si sono pure autotassati
pur di agevolare la società nelle spese organizzative. Inoltre il nostro progetto
mira alla formazione di un settore giovanile accessibile a tutti, quindi con
costi contenuti che sia prima di tutto un luogo di formazione sociale, umana e
poi calcistica. Nonostante il bacino di utenza sia composto solamente dai giovani del nostro
centro abitato i numeri sono davvero confortanti. Basti pensare che in
occasione del campus estivo che si è svolto tra maggio e luglio 2015 abbiamo
avuto oltre 80 adesioni tra i 5 e i 13 anni. Qui la passione per il calcio,
almeno per il momento, non conosce crisi.”
Quindi la
storia dei cinquanta ragazzi al campo di allenamento è vera, non è una
esagerazione?
“Altroché se
è vera, già la scorsa stagione ho dovuto dividere l’allenamento in due turni
per permettere a tutti di potersi allenare. Molte società tagliano la rosa solo
per avere giocatori che servono alla causa. Noi invece apriamo le porte a
tutti, chiunque può allenarsi ed entrare nella nostra squadra. Serve impegno e passione!”.
Resta il problema
delle partite. In ogni caso il taglio o una selezione sarà comunque necessaria
ad inizio campionato.
“Non
proprio. Si, la prima squadra sarà composta da una rosa di giocatori che
sceglierò personalmente, ma grazie appunto ai soldi risparmiati con l'impegno di dirigenti e giocatori la società già quest’anno intende iscrivere una “Squadra B” che
disputerà il campionato di Terza Categoria fuori classifica. Questo permetterà
a molti giovani, ancora acerbi per giocare in Prima Squadra, di poter crescere
in maniera tranquilla macinando minuti in un campionato agonistico di tutto
rispetto, e senza avere molte pressioni addosso”.
Una specie
di laboratorio per i più giovani. Questo potrebbe evitarvi qualche spesa in
futuro per arricchire la rosa, giusto?
“Certo, per
una società piccola come la nostra l’unica maniera per poter aspirare a raggiungere
categorie superiori e mantenersi a certi livelli senza fallire dopo pochi anni,
è quella di costruirsi i giocatori in casa”.
Ci parli dei
nuovi arrivi in Prima Squadra.
“Giuseppe Bontempo,
è un portiere che vanta qualche campionato da protagonista nel Tortorici, e nonostante abbia
avuto richieste da squadre più blasonate, ha scelto comunque San Fratello
consapevole della nostra politica che non prevede alcun compenso né rimborso
per i nostri tesserati. È ovvio che le motivazioni del ragazzo vanno oltre il
fattore economico e ciò può solo far piacere a tutto l’ambiente. La Marca e
Cardali sono due centrocampisti classe ’92 che conoscevo già abbastanza bene quando
giocavano nelle giovanili; così come Murabito, difensore classe 96, che ho già
allenato qualche anno fa; Lazzaro, difensore classe ’93 arriva in prestito
dalla Thea Calcio Acquedolci è infoltirà l’unico reparto dove eravamo un po’
scoperti; mentre Cusimano è fuori età rispetto ai nostri standard ma sarà
certamente utile anche e soprattutto per far crescere i molti giovani che
abbiamo in rosa”.
Quali sono
gli obiettivi per la prossima stagione?
“Puntiamo
alla salvezza, da raggiungere il prima possibile, e l’ideale sarebbe farlo con
un gioco convincente. Per ogni allenatore il risultato unito al bel gioco è il massimo che si possa chiedere. Io prevedo un campionato durissimo. Ho seguito il mercato delle nostre probabili avversarie e
penso che il livello si sia elevato rispetto agli ultimi anni, anche perché
molte società si sono davvero mosse bene sul mercato acquistando giocatori che
militavano in categorie superiori.”
E voi con
questi acquisti come siete messi?
Oggi siamo
ancora un cantiere aperto, in ogni caso spero in questo mese di preparazione di
lavorare bene con i ragazzi. Su di loro non ho dubbi, anche perché è chiaro che
solo chi lavora duramente in settimana giocherà poi la domenica. E le
garantisco che nella mia squadra questa affermazione non è un luogo comune.
Che squadra sarà il suo San Fratello?
“Spero sia prima
di tutto una squadra bella da vedere. Sono un fautore dell’estetica e non del risultato
ad ogni costo. In fondo il calcio è un gioco, e se non è divertente per chi lo pratica e chi lo vede che gioco
è?”
Lo sa che spesso
chi dice questo poi non vince, soprattutto nel calcio italiano.
Può darsi! Farò gli scongiuri ma la penso così. Siamo pur sempre dilettanti, almeno in queste categorie lontano
dalle lobby e dove non girano grandi soldi, divertiamoci.
Purtroppo l’anno
scorso non ho visto nessuna partita della sua squadra, mi è stato riferito però
che il gioco del San Fratello è stato tra i più convincenti di tutti i
campionati di Terza Categoria. Avete anche terminato il torneo con il miglior
attacco.
“Si, sono
statistiche che fanno piacere. Abbiamo fatto uno strano campionato l’anno
scorso, frutto probabilmente dei disagi dell’inizio con un campo ripristinato
in tempo record e una squadra assemblata in pochi giorni. Siamo partiti bene
nelle prime giornate, dopo Natale abbiamo avuto un mese e mezzo dove anche per inesperienza
abbiamo perso punti importanti giocando tutto sommato bene, ma sprecando troppo in
avanti e commettendo troppi errori difensivi. Siamo rimasti uniti, abbiamo
continuato a lavorare a testa bassa e con l’arrivo della primavera lo
spogliatoio ha consolidato il gruppo. E i sacrifici dei mesi precedenti si sono
finalmente visti sul campo con la squadra che ha terminato il torneo in
crescendo.
Qual è il
suo modello? A quale allenatore si ispira?
“Sui
professionisti avrei una lista un po’ troppo lunga, quindi preferisco evitare
citazioni illogiche e fuori dalla nostra realtà. Diciamo invece che per noi
allenatori di provincia uno come Antonio Venuto resta un punto di riferimento
per tutti. A titolo personale sono molto legato a Benito Carroccio, che è stato
un maestro per me dentro e fuori dal campo. Da tifoso del San Fratello non
posso poi dimenticare di citare Enzo Franchina, che ha guidato la scalata del
San Fratello dalla Terza Categoria alla Promozione. Ripetere un exploit del
genere sarebbe davvero un sogno per me.”
Che idea si
è fatto sulla polemica apparsa sul web tra la sua società e la Stefanese in
seguito al chiacchierato trasferimento dell’attaccante Carbonetto?
“Nessuna
polemica! Il ragazzo è stato chiaro con me, e mi aveva già comunicato prima
dell’inizio della preparazione l’intenzione di lasciare il San Fratello. Qui a
San Fratello tutti gli vogliamo bene, quindi è ovvio che questa scelta abbia un
po’ deluso compagni, tifosi e dirigenti. Ma questo è il calcio! Anzi, sarei rimasto stupito del
contrario, cioè che nessuno avesse detto nulla in merito al trasferimento, ciò
voleva dire che i suoi mesi al San Fratello erano stati caratterizzati dall’indifferenza.
Benedetto Carbonetto ha fatto una scelta che condivido, anche se non posso
negare che avrebbe fatto comodo avere un giocatore come lui in questa stagione,
oltre al piacere di allenarlo. Penso che abbia fatto bene a salire in prima
categoria, un palcoscenico più adatto alle sue potenzialità, inoltre la piazza
di Santo Stefano è prestigiosa, lo dice la ricca storia calcistica della Stefanese. Conoscendolo potrà solo far bene. Approfitto
per fare un grosso in bocca al lupo a lui e a tutta la Stefanese”.
Appuntamento
quindi ad ottobre con il debutto del San Fratello in Seconda Categoria. In
bocca al lupo anche a voi, speriamo che la sua squadra raggiunga la salvezza e buona preparazione.
“Grazie...crepi il
lupo! Speriamo in un bel campionato combattuto e ben giocato da tutte le
compagini. E ovviamente FORZA SAN FRATELLO!”.
A fine
intervista il tecnico ci rivela che in questi giorni probabilmente si svolgerà
anche un’amichevole tra il San Fratello e la Stefanese che servirà a mettere
definitivamente la parola fine alle polemiche sollevate nei giorni scorsi,
gemellando così i due sodalizi.
fonte: calciosiciliamagazine
Gli ultimi acquisti del San Fratello
Rosario Cardali |
Filadelfio La Marca |
Giuseppe Murabito |
Giuseppe Bontempo |
Marco Lazzaro |
Santino Cusimano |
Commenti
Posta un commento