Tracce di questo cognome si trovano già nel 1178 a Montevergine con un Iohannis Mancusi. Come molti cognomi italiani deriva da un soprannome affidato al capostipite che aveva una caratteristica particolare.
di Francesco Miranda.
Mancuso, come Bruno Mancuso, senatore della Repubblica. Mancuso e le sue varianti Mancosu, Mancusi, Mancusu, derivano da un soprannome
originato dal termine dialettale “mancuso” o “mancosu” (mancino, maldestro),
riferito a capostipite che aveva questa caratteristica.
“Mancusu”, nel
linguaggio dialettale viene detto anche un terreno non soleggiato, esposto a
tramontana. Mancuso è diffuso in tutta l’Italia, è presente in 1124 comuni di
tutte le regioni, con presenze più numerose in Sicilia, Calabria, Lombardia,
Piemonte, Campania, Lazio, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Basilicata.
È
frequente in tutta l’Isola, in particolare nel messinese (Messina, Sant’Agata
Militello, San Filippo del Mela, San Fratello, ecc.), nel palermitano (Palermo,
Prizzi, Valledolmo, Corleone, ecc.), nel catanese (Grammichele, Riposto, Misterbianco,
Caltagirone, ecc.), nell’agrigentino (Licata, Grotte, Agrigento, Racalmuto,
ecc.), nel nisseno (Mussomeli, Gela, Caltanissetta, Milena, ecc.), nel
trapanese (Alcamo, Trapani, Erice, ecc.)
Riferimenti storici e personaggi – Tracce di questo cognome si trovano nel 1178
a Montevergine con un Iohannis Mancusi e, nel 1600 a Carolei (CS). Una famiglia
Mancuso godette nobiltà nelle città di Caltagirone e Messina; Federico Mancuso
fu castellano della Torre di Caltagirone nel 1445; Giovan Francesco giudice
straticoziale di Messina nel 1587; Nicolò Mancuso fu barone di Fiumefreddo nel
1601 e, poi barone di Carcaci. Paolo Mancuso nel 1782 ottenne il titolo di
barone di Borghetto di Balufi o Campoaperto.
PIETRO MANCUSO (Leonforte 1636 –
Caltanissetta 1/3/1713) – letterato e poeta. Studiò filosofia a Caltanissetta
presso i Gesuiti e si applicò agli studi teologici presso il seminario di
Girgenti (Agrigento); si laureò in giurisprudenza a 21 anni.
FILIPPO MANCUSO
(Palermo 11/7/1922 – Roma 30/5/2011) – magistrato e politico italiano; fu
Ministro di Grazia e Giustizia nel 1995 nel governo Dini.
VITO MANCUSO (Carate
Brianza 9/12/1962) – teologo, docente di teologia moderna e contemporanea
presso l’Università San Raffaele di Milano. Autore di numerose opere, editorialista
di “Repubblica”.
BRUNO MANCUSO (Sant’Agata Militello 23/7/1955), politico,
senatore della Repubblica nell’attuale XVII legislatura, iscritto al Gruppo AP
(NCD-UDC): eletto nel 2013 nella lista Forza Italia – PDL, nel novembre dello
stesso anno aderì al Nuovo Centrodestra, guidato da Angelino Alfano, di cui
divenne poi tesoriere. In Senato è componente della XIII Commissione permanente
– Territorio, Ambiente – Beni ambientali; nel corso della legislatura è stato
membro della VI Commissione permanente – Finanze e Tesoro, della X Commissione
permanente – Industria, Commercio, Turismo e della XI Commissione permanente –
Lavoro, previdenza sociale. Medico nefrologo presso la Clinica medica
dell’Università di Messina, Bruno Mancuso è stato sindaco del comune di
Sant’Agata Militello per due mandati, dal 2004 al 2013. Nel 2007 è stato
ideatore e fondatore, insieme ai sindaci di San Fratello e di Capo d’Orlando,
dell’Unione dei Nebrodi, di cui è presidente, che conta sei comuni affiliati;
dal 2010 è vicepresidente dell’Ente Parco dei Nebrodi.
Fonte: siciliainformazioni.it
L'autore dell'articolo cita diversi personaggi che portano il cognome Mancuso ma, dei citati, nessuno nativo di San Fratello.
RispondiEliminaDimentica, probabilmente non per sua colpa, di citare un illustre concittadino, Benedetto Mancuso, che, nei primi anni ’40 del secolo scorso, ebbe a ricoprire la carica di "Commissario Prefettizio" e, successivamente, di "Podestà" del Comune di San Fratello.
Ma ancora più rilevante e meritorio fu quanto compì nell’agosto del 1943, durante l’ultimo conflitto mondiale, quando le truppe americane e i loro alleati si trovarono alle porte di San Fratello.
Con grande coraggio e spirito di intraprendenza si mise direttamente in contatto con i comandi militari anglo americani, per chiarire quale fosse la reale situazione sul campo.
Scongiurò, in tal modo, che il paese di San Fratello venisse raso al suolo dagli imminenti bombardamenti aerei che gli anglo americani avevano già programmato, temendo che ci fosse ancora una rilevante presenza di truppe tedesche sul territorio comunale.
Ritengo che, desiderando parlare dei cognomi diffusi, anche a San Fratello, sia importante mettere in luce quei sanfratellani - molto pochi purtroppo - che hanno operato concretamente per il bene del Paese.
Benedetto Mancuso