Farmaci scaduti agli animali che poi finivano sulle nostre tavole

CRONACA 
Denunciati 5 allevatori per reati contro la salute pubblica. Denunce e sequestri anche per il ritrovamento di decine di batterie al piombo depositate sul suolo e utilizzate come impianti fotovoltaici in disuso.

Veronica Crocitti.
Ricettavano animali, li macellavano clandestinamente, li maltrattavano, gli somministravano farmaci scaduti ed esercitavano senza alcun diritto la professione di veterinario. In più, avevano armi e munizioni. Sono pesantissime le accuse per cinque allevatori e cittadini di San Fratello finiti nel mirino dell’ultimo blitz dei poliziotti di Sant’Agata di Militello nella zona nebroidea.

Insieme al Corpo di Vigilanza del Parco dei Nebrodi, delle Guardie Zoofile dell’EPS di Pettineo e di tre veterinari dell’Asp, gli agenti hanno passato a setaccio tutto il comune di San Fratello, portando alla luce situazioni anomale e pericolosissime per la salute dei cittadini.

Negli allevamenti, sono stati ritrovati farmaci scaduti, senza alcuna prescrizione medica, come flaconi diantiparassitario per bovini ed ovi-caprini ed attrezzature necessarie per la somministrazione di terapie tra cui siringhe, aghi e provette per i prelievi di sangue.

Durante il blitz, gli agenti hanno anche scoperto che molti degli animali risultavano già macellati al mattatoio di Avellino, e quindi si trovavano a San Fratello illegalmente. A conferma di questo, sono state anche ritrovate attrezzature per la macellazione clandestina e per la falsificazione dell’identità anagrafica e sanitaria dei bovini.

Il blitz è poi continuato nelle abitazioni dei cinque soggetti denunciati a piede libero. E’ proprio lì che i poliziotti hanno scoperto diverse armi e munizioni, tra cui proiettili calibro 12 e calibro 16, generalmente utilizzati per la caccia illegale ai cinghiali, oltre a 5 bossoli calibro 9, bossoli calibro 8 Flobert e bossoli di munizione da caccia calibro 36 ad anima liscia.

Tutto il materiale è stato sequestrato ed inviato ai laboratori per ulteriori approfondimenti. In particolare, si cerca di capire se vi siano collegamenti con alcune buste di carattere intimidatorio che, tempo fa, erano state proprio indirizzate al Commissariato di Sant’Agata di Militello, all’Ente Parco dei Nebrodi ed alle Guardie Zoofile di Pettineo.

Ritrovate anche decine di batterie al piombo depositate sul suolo e utilizzate come accumulatori di impianti fotovoltaici in disuso. Per queste, sono scattate le denunce ed i sequestri.

fonte: tempostretto.it

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