Una centrale unica di committenza fra quattro comuni

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La centrale nasce come un’associazione consortile in forma associata tra i comuni di Frazzanò, Torrenova, San Marco d'Alunzio e San Fratello.

Gabriele Onofaro.
Si è discusso nel consiglio comunale a Frazzanò la creazione della centrale unica di committenza, tra i paesi di Frazzanò, Torrenova, San Marco d’Alunzio e San Fratello. La centrale si riferisce a una forma di gestione associata, che ben risponde alle caratteristiche comunitarie di un’Unione. 

Il 24 Novembre scorso si è tenuta, presso il Palazzo Municipale di Torrenova, una riunione dei Sindaci dei quattro paesi coinvolti nel progetto, in cui la soluzione di convenzione è stata riconosciuta come la scelta migliore.

Il Comune di Torrenova è stato designato come Comune capofila e dovrà svolgere la funzione di guida della centrale di committenza. La centrale nasce come un’associazione consortile in forma associata, tra Comuni inferiori a 10.000 abitanti. Il Sindaco di Frazzanò Gino Di Pane aggiunge a riguardo: 

“Quella della centrale unica è una scelta strategica e politica, dato che, all’interno dell’Unione dei Comuni dei Nebrodi (formata dai Comuni di Mirto, Longi e Frazzanò), mancano alcune competenze che Torrenova, San Marco d’Alunzio e San Fratello invece possiedono. Tutto ciò è un punto a vantaggio del Comune di Frazzanò, vista la situazione di stallo da ormai dieci anni nell’Unione dei Comuni. La ratio dell’Unione sarebbe quella di unire i servizi, ma in dieci anni tutto è fermo. Ad esempio manca una figura di categoria D, che nelle altre cittadine invece ci sono”

Voce contraria è giunta dal consigliere Giuseppina Cammareri, che motiva la decisione di votare in modo negativo alla seguente proposta dicendo: “Già il Comune di Frazzanò fa parte di un’Unione. Il ricorso a queste forme associative, per l’acquisto di servizi e forniture, non rispetta i principi di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa”.

Fonte: 98zero.it

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