Quegli antichi riti tramandati dall'eredità bizantina


EVENTI
A San Fratello, Frazzanò, San Salvatore di Fitalia e San Marco d'Alunzio.

Salvatore Mangione.
Durante la Quaresima, ogni venerdì, si svolgono diversi riti ed in particolare le vie Crucis in tre diverse chiese del paese di San Fratello. Sono accompagnate dalla predicazione di quaresimalisti che preparano i fedeli a vivere intensamente l'evolversi di tutti i riti significativi. 

Oltre che nella chiesa madre, anche in quelle di S. Antonio Abate e della Madonna delle Grazie, in orari diversi è possibile partecipare alle sacre funzioni ed ascoltare le secolari preghiere arricchite di canti liturgici. Mentre a Frazzanò, San Salvatore di Fitalia e San Marco d'Alunzio si rinnovano riti e costumi di particolare significato, poco noti al grande pubblico. Sono parte dell'eredità bizantina rimasta nella comunità.


Il primo rito si svolge a Frazzanò, antico centro sorto in parallelo al famoso monastero di San Filippo di Fragalà: domani con grande anticipo sulla Settimana Santa, verrà portato in processione un artistico Crocifisso che dalla chiesa madre verrà trasferito a quella di San Lorenzo da Frazzanò. il 31 marzo, ultimo venerdì del mese, si potrà assistere ad altre due significative manifestazioni caricate di significative usanze bizantine, a San Salvatore di Fitalia e San Marco d'Alunzio. 


Verranno portati in processione simboli di grande impatto sui devoti. Nel vecchio centro fitalese, alle 10, dopo il tradizionale momento di discesa della miracolosa statua di San Calogero eremita dal suo trono sull'altare del Santuario, si svolgerà una processione per le vie del centro, secondo la tradizione "in penitenza", cioè senza fasti particolari. La veneratissima statua per tre giorni rimane esposta nella chiesa del Santissimo Salvatore, per fare ritorno nella sua sede la Domenica delle Palme. 


A San Marco d'Alunzio, sempre secondo un rito risalente al cinquecento, viene anticipata la Passione con le processioni del Santissimo Sacramento, del Cristo di scuola spagnola e della Madonna con le sette lance. Trentatre portatori, scalzi, detti i "Babaluti", seguendo un secolare percorso, portano la vara del Crocifisso.

fonte: gazzetta del sud

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