Un progetto tedesco per valorizzare il galloitalico


CULTURA 
I responsabili del progetto sono Ralf Rogge dell’archivio della città di Solingen e Maria Carroccio Ricchiuti del reparto integrazione, originaria di San Fratello, ideatore del progetto Manfred Krause. 

Salvatore Mangione. 
Il progetto per la valorizzazione della lingua galloitalica, ha trovato un valido sponsor fra i molti emigrati in Germania. Dagli anni Cinquanta in alcune località tedesche si sono trasferite infatti alcune famiglie, attratte dalle possibilità occupazionali. 

Adesso, grazie a un’importante iniziativa è Radio Colonia che con alcuni servizi e conferenze, ha riunito molti siciliani che sono conoscitori della parlata lombarda dell’XI sec. e in particolare gli isolani di San Fratello e quelli di Trappeto.

L’aspetto più significativo è l’incontrarsi, il “contaminarsi positivamente” per raccontarsi storie ed esperienze, per condividere storie e prospettive, per confessarsi difficoltà ed errori. Gli emigrati sono chiamati a dare il loro contributo a intrecci solidali, sottolineando l’importanza dell’identità e della dimensione comunitaria della vita.

I responsabili del progetto sono Ralf Rogge dell’archivio della città di Solingen e Maria Carroccio Ricchiuti del reparto integrazione, originaria di San Fratello, ideatore del progetto Manfred Krause. Inoltre l’èquipe è formata da Bettina Vollmer per le interviste e l’elaborazione dei manoscritti e la loro elaborazione, mentre Filippo Bologna è incaricato per i filmati e le interviste dei trappetesi.

La sede degli incontri è il museo industriale di Solingen con il patrocinio del Console Generale di Colonia Emilio Lolli, del sindaco di Solingen Tim Kurbch.

Un vasto gruppo formato dalle mamme della Missione Cattolica di Solingen, ha più volte allietato, con prodotti tipici provenienti dalla Sicilia, tutti gli ospiti e gli invitati. Il vino siciliano ha fatto da attrazione particolare grazie a “La Roccaforte” dei coniugi sanfratellani Benedetto Carbonetto e Piera Russo.

Adesso sono in fase di realizzazione l’elaborazione di una edizione allargata del progetto e la presentazione di tutto il materiale raccolto. Sono diverse le comunità all’estero, in particolare quelle Usa di New York e di Viggiù in provincia di Varese, che grazie alla comune origine linguistica, riescono a focalizzare l’interesse per la storia e la cultura di questo prezioso e caratteristico scrigno siciliano. 

Fonte: gazzetta del sud

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