Programma della IV Carovana della memoria e della diversità linguistica


Memoria della montagna e del mare. Lingue identitarie, voci spirituali
Dopo un anno di sosta (2016), riparte la Carovana della memoria e della diversità linguistica che, giunta alla sua quarta edizione, attraverserà l’Italia centrale e meridionale per incontrare alcune comunità di minoranza linguistica riconosciute e non riconosciute e condividere con loro momenti di dialogo e riflessione, eventi, ricerche e progetti.

Il tema di quest’anno Memoria della montagna e del mare. Lingue minoritarie e voci spirituali collega pienamente la Carovana al progetto europeo Rete Tramontana sulla raccolta e valorizzazione della memoria orale delle aree di montagna (www.re-tramontana.org) che ha ottenuto per il biennio 2017-2019 un nuovo cofinanziamento a valere sul Programma Europa Creativa 2014-2020.
La Carovana è anche intimamente legata al progetto di Rete dei Parchi EtnoLinguistici d'Italia (http://www.parchietnolinguistici.it/), che si propone di rendere accessibile al grande pubblico le straordinarie ricchezze linguistiche, culturali e antropologiche d’Italia attraverso un lavoro capillare di ricerca, partecipazione e divulgazione.
L’itinerario della Carovana 2017

26 agosto: Pescara-San Marzano di San Giuseppe (TA) // Lingua arbëreshë
27 agosto: San Marzano di SG – Civita (CS) – Area grecofona di Calabria (RC) //Lingua arbëreshë, Lingua greca di Calabria
28 agosto: Area grecofona di Calabria - San Fratello (ME) // Lingua greca di Calabria, Lingua galloitalica
29 agosto: San Fratello-Piana degli Albanesi (PA) // Lingua galloitalica, Lingua arbëreshë

Il Programma del 28 Agosto a San Fratello
Biblioteca comunale Benedetto Craxi

ore 19:00 
Saluti istituzionali

ore 19:15 
La IV Carovana della memoria e della diversità linguistica e il progetto europeo Rete Tramontana
Giovanni Agresti, docente di Linguistica francese, Università degli Studi di Napoli "Federico II"

ore 19:25
San Fratello e i galloitalici in Sicilia
Salvatore Riolo, già docente di Sociolinguistica all'Università degli Studi di Catania

ore 19:50
I galloitalici: una minoranza tre volte invisibile?
Silvia Pallini, Associazione LEM-Italia (Lingue d'Europa e del Mediterraneo)

ore 20:05
Due progetti per lo sviluppo locale delle aree alloglotte: I Parchi EtnoLinguistici d'Italia® (PELdI) e le Aree linguistico-naturali protette (ALNP)
Giovanni Agresti e Silvia Pallini

ore 20:30
Dibattito 

30 agosto: Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela (PA) // Lingua arbëreshë
31 agosto: Santa Cristina Gela – Augusta (SR) // Lingua arbëreshë
1-2 settembre: Augusta
3 settembre: Augusta-Napoli
4 settembre: Napoli, Università Federico II
5 settembre: Cosenza e Guardia Piemontese (CS) // Lingua romanì, Lingua occitana
6 settembre: Guardia Piemontese - Basilicata arbëreshe // Lingua occitana, Lingua arbëreshë
7-8 settembre: Basilicata arbëreshe - Molise arbëreshe/na-našu // Lingua arbëreshë
9 settembre: Caramanico (PE), Villa Badessa di Rosciano (PE) // Lingua arbëreshë
10 settembre: Pietracamela (TE) // Lingua pretarola
11-12 settembre: Valle delle Abbazie (TE)
17 settembre: Verona, festival Tocatì dei giochi di strada

Tante le attività che animeranno la Carovana 2017. In particolare:
Presentazione di progetti di sviluppo locale delle aree di minoranza linguistica
Presentazione dello stato di avanzamento del progetto Parchi EtnoLinguistici d’Italia® e visione del portale plurilingue. Proposte di collaborazione. www.parchietnolinguistici.it
 
Presentazione di libri
Giovanni Agresti- Silvia Pallini (a cura di) (2015),  Migrazioni. Tra disagio linguistico e patrimoni culturali / Les migrations. Entre malaise linguistique et patrimoines culturels. Actes des Sixièmes Journées des Droits Linguistiques (Teramo-Giulianova-Fano Adriano-Pescara, 6-8 novembre 2012). Roma: Aracne («Lingue d’Europa e del Mediterraneo / Diritti linguistici», 10). 348 pp. ISBN: 9788854884519. Autori presenti in Carovana.
www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854884519

Gabriella Francq (2017), L’oasi orientale di Villa Badessa. Identità etnica e inte(g)razione sociale. Pescara: Carsa, 90 pp. L’autrice sarà presente in Carovana.


3. Proiezione di film
Proiezione del film Missus di Massimo Garlatti-Costa, sugli ultimi preti della Glesie furlane che difendono la messa in lingua friulana. Film in lingua friulana sottotitolato in italiano. Rajafilms, 2017. 1h10’.


Il programma della Carovana 2017 è disponibile qui.

UFIS 2017. Il racconto di Vincenza
Prendi il comune più alto della Puglia, Faeto, metti insieme studenti di età e formazioni differenti, il desiderio di apprendere e migliorare la propria conoscenza della lingua francese, e parti insieme a me!
Mi chiamo Enza, 24 anni, sono studentessa magistrale in Scienze della Politica, in procinto di laurearsi presso il Dipartimento Jean Monnet di Caserta.
Sabato 15 luglio, ore 14.00, valigie pronte. Un caldo torrido fa da cornice alla mia partenza programmata, tra le mani un gran dizionario di francese, un buon libro da lettura, e la giusta dose di adrenalina e di entusiasmo per ciò che, di lì a poco, mi avrebbe atteso.
Ha inizio così la mia vacanza studio, nata da una passeggiata nei corridoi del mio Dipartimento, dopo aver sostenuto l’ultimo esame della sessione estiva. Ad attirare la mia attenzione un cartellone grande a sfondo verde, esposto fuori lo studio dalla prof.ssa di lingua francese, e su di esso, a caratteri cubitali la scritta: “UFIS FAETO 2017, Università Francofona dell’Italia del Sud, Corsi di lingua francese e  iniziazione alla lingua francoprovenzale”.
 “Ci sarò”, mi sono detta, senza neanche pensarci su più volte; e così, dopo aver ultimato le procedure richieste, sono partita. Ad accogliermi, tra le curve ripide e i paesaggi mozzafiato, Faeto, comune di lingua francoprovenzale della provincia di Foggia, situato nel cuore del Subappennino Dauno a circa 900 metri di altitudine. Realtà bella e suggestiva, Faeto è un’isola linguistica, intessuta di storia e tradizioni, con i suoi vicoletti caratteristici e colorati, la spaesante cordialità degli abitanti del posto, e il suo clima fresco. Ammetto di non aver mai sentito parlare prima di questo luogo, dove tutto sembra presentarsi come una realtà surreale, intatta dalla corrosione invasiva  della modernità, lontana dall’accento frenetico del “corri corri quotidiano”, e dove la tranquillità sembra accompagnarti per mano anche nel banale tragitto da casa a scuola; e così è stato per me, l’accento francese – franco provenzale degli anziani in piazza, il sorriso accogliente di chi ho incontrato, il profumo del pane appena sfornato, il silenzio assordante che faceva capolino in ogni angolo di strada, ed il vento, che impetuoso e sbarazzino, mi ha accarezzato il viso per ben due settimane. Questo e non solo, è quanto di straordinario ha catturato il mio cuore di giovane studentessa.
Dal 16 al 30 luglio si sono alternati corsi intensivi di lingua francese e franco provenzale; ad iniziare dal mattino, con “le cours  de français général”, volto ad approfondire e stimolare le competenze grammaticali, attraverso spiegazioni, dibattiti interattivi, esercizi e dettati; a seguire, nel primissimo pomeriggio, ci si immergeva in un corso emozionante e suggestivo: “l’atelier de théâtre”, dove, attraverso il linguaggio e i movimenti del corpo, la comunicazione dei suoni onomatopeici, alcuni estratti di canzoni, ed improvvisazioni, l’approccio alla lingua diventava un mezzo originale e meno complesso a cui prestar fede; quasi un gioco dinamico, stravagante, e mai banale.
Non sono di certo mancati momenti di divertimento e ilarità, come la serata vissuta a Celle di San Vito, per l’apertura conviviale dei corsi, o la piacevole visita guidata presso la città di Troia, dove abbiamo avuto modo di ammirare la straordinaria bellezza della cattedrale, e gustare la “passionata”, dolce tipico dall’inconfondibile sapore di mandorla.
Non posso non ricordare con un gran sorriso, la divertentissima caccia al tesoro in lingua franco-provenzale, svoltasi di domenica nella piazza centrale del paese. Due grandi squadre tra studenti e professori, si sono sfidate per poter usufruire del bottino finale, (prosciutto e formaggio del posto), cimentandosi con gli indovinelli formulati nel dialetto tipico. Le corse per i vialetti, le richieste di aiuto ai ragazzi ed abitanti del posto per scoprire gli indizi, hanno segnato una domenica diversa, insolita e buffa.
E veniamo alla parte impegnativa e tanto temuta: gli esami finali. L’ultimo giorno a Faeto è stato tra quelli tanto attesi e temuti, come lo è un po’ usualmente quando si parla di esami. Ciascuno studente si è sottoposto ad un esame scritto, sulla base dei diversi livelli individuati, a cui ha fatto seguito l’orale davanti ad una vera e propria commissione, presieduta dal prof. Denis Fadda, Presidente della Renaissance Française, nonché colui che ha dato vita all’Università Francofona del Sud.
Ansia, tensione, e nervi a fior di pelle, era questo il clima che si respirava quella mattina nella grande scuola comunale, la stessa che mi aveva accolta e ospitata per giorni; al termine del mio esame orale, proprio mentre scendevo di corsa la grande scala che dall’aula portava in giardino, ero incredula. Ce l’avevo fatta, io che partivo da un livello base di francese, avevo appena sfidato gli angoli ostici delle mie lacune, e avevo donato tutto il mio impegno con entusiasmo e partecipazione, paura (quella non manca mai), e tanta determinazione. E per non farmi mancare nulla anche un’insolita compagna di avventure, febbre a 38.
“Quanto sarei riuscita a mettermi in gioco?” E soprattutto, “avrei migliorato il mio francese?”
Rispondo ora, mani ai bordi di un pc, sorriso stampato sulle labbra, e l’appagante certezza di aver fortificato le mie basi di lingua, e non solo. Perché tra corsi, ateliers, convegni, film serali, passeggiate ed esami, ho portato con me, la promozione ad un livello B1 ed un’esperienza di studi impegnativa, inaspettata, e sorprendente.  Scrivo il mio racconto da casa, arricchita più che mai, con una valigia di ricordi, gli occhi ancora fermi ed incuriositi dinanzi ai balconcini colorati di Faeto, e con un velo di malinconia che ancora mi solletica il cuore!
Arrivederci Faeto, il nostro sarà solo un arrivederci.
Vincenza Conte

La mediazione in un mondo senza frontiere
Pubblicato il volume La médiation dans un monde sans frontières a cura di Philippe Gréciano e edito da Mare & Martin contenente un articolo di Giovanni Agresti dal titolo "La médiation socio-linguistique: une réponse à la crise des réfugiés".
ISBN : 978-2-84934-309-8
www.lgdj.fr/la-mediation-dans-un-monde-sans-frontieres-9782849343098.html


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