Ecco dove hanno fallito tutte le amministrazioni di San Fratello


POLITICA
Calo demografico, negli ultimi trent'anni il dato è devastante. La perdita di abitanti alimenta una crisi economica senza fine.

Centocinquant’anni fa San Fratello con gli oltre 7.200 residenti era tra i paesi più popolati dei Nebrodi, insieme a Mistretta, Tortorici e Naso. Per fare un esempio nello stesso periodo Sant’Agata di Militello, la cittadina più popolosa attualmente nel comprensorio, contava appena 4.000 anime; a Capo D’Orlando, inteso come frazione di Naso, abitavano circa 2.000 persone; mentre ad Acquedolci, che faceva parte di San Fratello, c’erano un centinaio di abitanti.

IL NOVECENTO
Nei primi del Novecento la popolazione di San Fratello superava i 10.000 abitanti. E nel censimento del 1921, un anno prima della disastrosa frana che distrusse gran parte dell’abitato, i residenti sfioravano le 11.000 anime.


La più grande perdita di abitanti a San Fratello si è registrata paradossalmente dopo la seconda guerra mondiale, in coincidenza del “boom economico italiano”. Un "Boom" che ha coinvolto tutta l’Italia isolando San Fratello e tutti i comuni montani dei Nebrodi, invogliando quindi molti giovani in cerca di lavoro a fare le valigie. Gli anni sessanta, quindi, furono devastanti per San Fratello che registrò un calo demografico di circa 1.500 abitanti in appena 10 anni. Nel censimento del 1971, San Fratello conta 6.457 abitanti, e 5.420 nel 1981. 

GLI ANNI DEL SOCIALISMO
Correva l’anno 1980 quando l’amministrazione guidata dal sindaco Benedetto Manasseri mette le mani sulla cittadina nebroidea. Dodici anni circa di politica incontrastata e incontrastabile perché legata al Partito Socialista Italiano, spinto dalla presenza del segretario e Primo Ministro italiano dal 1983 al 1987, Bettino Craxi, di chiare origini sanfratellane. Anni di progetti, idee e ancora progetti per lo sviluppo economico della ridente cittadina nebroidea, ma sta di fatto che nel censimento del 1991 i residenti registrati sono 5.055, un calo netto di 365 residenti rispetto a dieci anni prima.

Dopo lo scandalo tangentopoli e la conseguente caduta della prima repubblica, a San Fratello si registra una breve parentesi commissariale e un altrettanto breve amministrazione Reitano, prima dell’avvento dell’amministrazione guidata da Salvatore Mangione tra il 1994 e il 1998, e la prima amministrazione firmata Giuseppe Ricca, tra il 1998 e il 2003. Ebbene nel censimento del 2001 i residenti erano 4.561, quasi 500 in meno rispetto al 1991.

IL NUOVO MILLENNIO E LA TERZA FRANA
Gli anni Duemila sono caratterizzati dalla seconda amministrazione Ricca, dal 2003 al 2008 e dall’amministrazione Sidoti dal 2008 al 2013. Anche in questo caso il dato demografico è negativo, visto che nel 2011 i residenti registrati sono 3.942, oltre 600 in meno rispetto al precedente censimento nazionale.

La frana del 2010 ha purtroppo accelerato il fenomeno dell’esodo, ma ciò non deve essere preso come una giustificazione, poiché nel dato del 2011 nessuno degli sfollati aveva ancora cambiato la residenza per il semplice fatto che avrebbero rischiato di perdere il contributo di Autonoma Sistemazione. Mentre poco o nulla si è fatto per evitare il trasferimento definitivo in altri centri di molti di loro nei mesi a seguire (sono oltre 600 persone).

Arriviamo al 2013, anno della "salita al trono" dell’ultima amministrazione guidata da Francesco Fulia, con la popolazione che secondo i dati Istat sarebbe ad oggi di 3.667 abitanti, 275 in meno rispetto al censimento del 2011, quindi in piena linea con le precedenti amministrazioni che per trent’anni hanno guidato San Fratello. Quindi tutte le amministrazioni, soprattutto le recenti hanno fatto cose positive, alcune (anche molte) negative, ma nessuna amministrazione è riuscita ad arrestare il calo demografico.

IL PARADOSSO: COMBATTERO' CON VOI MA NEL RING NON CI STO!
Posso combattere da fuori il ring? Nel 2013 l'amministrazione Fulia venne criticata perchè molti componenti della stessa (fra consiglieri e assessori che si sono susseguiti), erano di fatto dei non residenti (alcuni lo sono solo sulla carta), ma dall'altra parte la situazione non è diversa visto che nell'attuale opposizione sono in maggioranza non residenti.  

IDEE PER SALVARE IL CENTRO
Sappiamo benissimo che la perdita di abitanti, alimenta inevitabilmente una crisi economica che non ha fine. Tra le idee più interessanti per combattere questo fenomeno che come un cancro sta ammazzando lentamente San Fratello e la sua storia ultra millenaria, segnaliamo la petizione per ridurre la tasse e fermare il calo demografico dei piccoli comuni siciliani, lanciata qualche giorno fa nel comune di Tusa.

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