Fra Giuseppe Maggiore.
Per fare felici gli altri non è poi davvero così difficile. Spesso e in maniera particolare in questo periodo siamo alla
ricerca di regali che possano fare colpo o rendere felice qualcuno
dimenticandoci che le cose semplici oltre ad essere le più belle sono anche le
più gradite.
Ero missionario in Marocco, svolgevo il mio servizio per il
Vangelo con i bambini di strada, quando tornai per qualche settimana in Italia
per venire a trovare i miei genitori. Nei giorni di permanenza al mio paese
andai a salutare i miei amici Carabinieri, l’allora comandante di stazione era
Maresciallo Pippo Spirito che come sempre mi accolse con un caloroso
abbraccio e degli schiafetti sulla guancia. Mi fece entrare e mi offrì un
aperitivo, nel frattempo ci raggiunsero il maresciallo Peppe Trusso, gli
appuntati Leanza, Vecchini e Cottone che iniziarono a bombardarmi di domande e
dato il luogo dove mi trovavo si potrebbe dire che mi stavano
sottoponendo ad un autentico interrogatorio o terzo grado.
Raccontai dei bambini di strada, come li ho incontrati, del
dopo scuola che abbiamo creato assieme ad altri giovani marocchini, delle
partitelle al pallone e di tantissime altre cose. Quando parlai di Rodrigo un
ex calciatore della serie A camerunense e della scuola calcio che volevo
formare, gli occhi dell’Appuntato Francesco Cottone si sono illuminati che
d’accordo con gli altri carabinieri si allontana per qualche minuto e torna con
uno scatolone, lo apre e con molta delicatezza prende il contenuto: magliette
nuovissime, mai usate del San Fratello Calcio.
Francesco Cottone con
la passione del calcio, è l’attuale l’allenatore della Sfarandina che milita in
prima categoria ed è anche la prima in classifica, all’epoca allenava gli
allievi del San Fratello e con il permesso dei suoi colleghi aveva fatto fare queste
magliette che come sponsor avevano lo stemma dei Carabinieri. Evidentemente
sentendo i miei racconti preferì donare il completino nero verde ai ragazzini
marocchini.
Quando tornai in Marocco radunai i ragazzini della
squadretta che stavo formando e raccontai che i carabinieri gli avevano mandato
un cadeau, un regalo. Alla vista della maglietta nero verde dove saltava agli
occhi lo stemma della Benemerita con scritto Stazione Carabinieri San Fratello
Italy gli occhi dei ragazzini si spalancarono e divennero luminosi e lucidi
come le stelle nella notte di San Lorenzo le bocche sdentate aperte che
continuavano a mandare dei suoni: zuina, zuina, choukràn, baraka alìk! Bella,
bella, grazie, che tu sia benedetto!
Le hanno indossate immediatamente e non le hanno più tolte
perché era il regalo più bello. I grandi che non hanno la semplicità dei
bambini hanno fatto notare che c’era una croce nello stemma e che dovevano
togliere le magliette, ma le diatribe religiose non erano di loro gradimento e
rispondevano con il sorriso fra le lebbra “ c’est un cadeau de la gendarmerie
italienne, nos amis”.
L’appuntato Francesco Cottone e Carabinieri di San Fratello
hanno regalo di più di un completino di calcio, hanno regalato un sorriso a dei
ragazzini che per mangiare chiedevano l’elemosina e per essere felici
respiravano colla. Forse quella maglietta ha fatto dimenticare per un momento i
loro guai e li ha fatti sognare.
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