I turisti affollano il Parco dei Nebrodi e i
comuni messinesi all’interno del perimetro del Parco: un turismo “verde” che
piace ai tantissimi escursionisti attratti anche dai prodotti tipici del
territorio. Già nel mese di febbraio di quest’anno l’info-point Turismo della
Città Metropolitana di Messina, attraverso l’analisi dei dati delle schede di
valutazione compilate dal personale amministrativo e i “formulari di
soddisfazione” compilati dagli utenti, ha premiato non solo il Parco, ma anche
le Eolie e Taormina, come mete
dell’estate.
“Il territorio siciliano si propone come grande attrattore
del turismo sostenibile, in tutte le stagioni e in tutti i luoghi: occasioni di
arricchimento anche culturali, per un Parco bene organizzato, che può fornire –
commenta Luca Ferlito, Commissario straordinario del Parco dei Nebrodi – concrete
occasioni di lavoro e migliorare la qualità di vita della popolazione locale.
Il ruolo dei Parchi è anche quello di valorizzazione culturale, di attrattore
del turismo internazionale. – prosegue Ferlito – Questi accordi, avvenuti
in un clima di grande collaborazione e armonia, ci hanno fortemente arricchito:
metteremo in pratica nel minor tempo possibile quanto sottoscritto, per fornire
risposte concrete e le occasioni di sviluppo che il territorio merita”.
I Nebrodi, punto di partenza per osservare la Sicilia, si
preparano ad affrontare la sfida delle vacanze dell’estate puntando
sulle eccellenze del territorio, valorizzando natura, storia e prodotti locali:
trekking, percorsi culturali ed enogastronomici, mettendo in campo le risorse
migliori. Su tutti è il food ad attirare i turisti: il pistacchio di Bronte e
il suino Nero sono le due eccellenze più conosciute del territorio e su questi
si punta, organizzando sagre e feste che portano sul territorio visitatori
internazionali.
Nonostante i turisti apprezzino i Nebrodi manca ancora una
strategia di marketing del territorio. Per questo è nato, dall’idea di Carlos
Vinci, il progetto Sicily North Coast, una Fondazione Partecipata, altrimenti
detta Rete d’Impresa, che sia in grado di mettere in pratica tutta una serie di
strategie per la crescita collettiva e condivisa del territorio Nebroideo. Una
risposta all’immobilismo delle istituzioni che non hanno le reali possibilità –
e forse neanche le complete velleità – per rilanciare il territorio di Capo
d’Orlando e dei Nebrodi. La chiamata è rivolta a imprenditori e commercianti,
privati, ma anche ai comuni stessi che, uniti, possono cooperare per proporre un’offerta
turistica mirata, in linea con le necessità del turista che viene anche da
molto lontano e che oggi ha un panorama di offerte allettanti e poco costose.
In questo, la Fondazione partecipata sembra porsi come un circolo virtuoso in
grado di garantire benefici a tutti, in un’ottica di rilancio delle risorse del
territorio.
fonte: nebrodinews.it
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