Frà Giuseppe Maggiore (foto di Pippo Maggiore).
Quando nel 2011 si iniziò, fu per mettere da parte per qualche giorno ciò che
successe l’anno precedente: il dissesto idrogeologico che causò gravi danni
alla chiesa più grande del paese, scuole e abitazioni private. San
Fratello tramite i giovani della Società militari in congedo avrà
la prima edizione del carnevale sanfratellano.
I sanfratellani sono gente che non molla facilmente e ci
tiene a portar avanti gli impegni presi, fino ad essere quest’anno il punto di
riferimento per tante famiglie con bambini strafelici e giovani che dai paesi
limitrofi hanno raggiunto San Fratello per trascorrere dei momenti all’insegna
della spensieratezza.
I carri allegorici, allestiti con maestranza, sono usciti
per ben tre volte: impressionante il pullulare di gente che ha invaso la via
principale del piccolo centro nebroideo, nonostante le condizioni
meteorologiche non sempre clementi. Non è mancata la classica serata danzante
in Piazza Monumento gremita di persone, con la premiazione della maschera più
originale. Volere è potere.
Zeus, il Genio della lampada, Obelix e Asterix e Peppe
Nappa, erano i personaggi che i giovani sanfratellani hanno interpretato con la
carta pesta incontrandosi nella serate fredde nel cuore dei Nebrodi con un solo
scopo, divertirsi e far divertire.
Papa Benedetto XVI anni fa ha rimarcato che per i
cattolici il Carnevale ha direttamente a che fare con il sentimento di
“umanità” cristiana, in quanto tale festa è “espressione di gioia” e a San
Fratello lo è.
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