Su segnalazione vi invito a
leggere attentamente questa problematica che potrebbe interessare anche alcuni
abitanti di San Fratello.
"Risposte ai quesiti dei
cittadini concordate tra Protezione Civile e Comune dell’Aquila"
Oggetto: Abitazione principale utilizzata da un figlio su concessione del genitore
Alla data del 6 aprile 2009, occupavo stabilmente come dimora abituale un alloggio che mi è stato concesso in uso da mio padre, senza sottoscrivere alcun contratto; risulto anche intestatario di tutte le utenze e pago la TARSU; posso richiede il contributo per i lavori relativi al mio alloggio con i benefici previsti per l'abitazione principale?
R.: Qualora un alloggio di proprietà di un genitore sia stato concesso in uso prima del sisma al nucleo familiare di un figlio che vi dimora stabilmente e ciò può essere dimostrato anche attraverso la residenza, la titolarità delle utenze e/o il pagamento della TARSU, la prova dell’esistenza di un diritto reale di godimento sull’immobile può essere supplita da una autocertificazione del
genitore, ai sensi del DPR 445/2000, che attesti l’effettiva concessione dell’uso gratuito dell’alloggio. Lo stesso vale anche se è il figlio a concedere l’alloggio al genitore. Si precisa che i contratti che costituiscono il diritto di uso su beni immobili e il diritto di abitazione devono farsi per atto pubblico o anche per scrittura privata non necessariamente registrata. In questo caso sussistono le condizioni per considerare l’alloggio come “abitazione principale” con diritto a fruire delle agevolazioni previste dalle vigenti
Oggetto: Abitazione principale utilizzata da un figlio su concessione del genitore
Alla data del 6 aprile 2009, occupavo stabilmente come dimora abituale un alloggio che mi è stato concesso in uso da mio padre, senza sottoscrivere alcun contratto; risulto anche intestatario di tutte le utenze e pago la TARSU; posso richiede il contributo per i lavori relativi al mio alloggio con i benefici previsti per l'abitazione principale?
R.: Qualora un alloggio di proprietà di un genitore sia stato concesso in uso prima del sisma al nucleo familiare di un figlio che vi dimora stabilmente e ciò può essere dimostrato anche attraverso la residenza, la titolarità delle utenze e/o il pagamento della TARSU, la prova dell’esistenza di un diritto reale di godimento sull’immobile può essere supplita da una autocertificazione del
genitore, ai sensi del DPR 445/2000, che attesti l’effettiva concessione dell’uso gratuito dell’alloggio. Lo stesso vale anche se è il figlio a concedere l’alloggio al genitore. Si precisa che i contratti che costituiscono il diritto di uso su beni immobili e il diritto di abitazione devono farsi per atto pubblico o anche per scrittura privata non necessariamente registrata. In questo caso sussistono le condizioni per considerare l’alloggio come “abitazione principale” con diritto a fruire delle agevolazioni previste dalle vigenti
Fonte Benedetto Carrini
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