Servono i fondi per costruire la
nuova Chiesa
“Oggi non deve essere un giorno
di lutto, dobbiamo dimenticare la tristezza per qualcosa che non ci sarà più,
ma deve essere un giorno di fede e speranza in una rinascita possibile, e
domani qui, nello stesso posto ci sarà ci sarà una chiesa ancora più grande,
bella ed accogliente”.
Le parole dell’omelia di padre
Salvatore Di Piazza sono il commiato della comunità tutta di San Fratello alla
chiesa di San Nicolò, dove da lunedì inizieranno i lavori di abbattimento.
Ieri mattina non c’era il pienone
sul sagrato della Chiesa dove il parroco di San Fratello ha voluto celebrare un’ideale
ultima messa prima dell’abbattimento, ma certamente chi c’era ha pregato anche
per quelli che non hanno potuto o voluto esser presenti ed ha sperato anche per
loro in quel domani auspicato da padre Di Piazza.
Sul piazzale della chiesa
sentimenti, emozioni e sensazioni si sono comunque mescolate forti come non
mai, per quanto non sia mancato chi ha trovato modo, anche in un momento come
questo, di trascinare nel calderone polemica ed acredini politici e personali,
sull’opportunità o meno di costruire o ricostruire in quel luogo, storicamente
poco sicuro proprio per le caratteristiche del terreno sottostante,
sbriciolatosi ineluttabile quel 14 febbraio 2010.
Polemiche o meno, opportunità più
o meno azzeccate, San Fratello continua ad essere in piedi, e continuerà ad
esserlo, almeno fino a quando determinazione e forza d’animo della sua gente
avranno la meglio.
L’intervento che inizierà domani
non sarà un intervento brutale ed irruento come quello che ha visto,
inevitabilmente, cadere sotto i colpi delle ruspe i due edifici della scuole
elementare “Manzoni”. Alla chiesa di San Nicolò s’interverrà, almeno nella
prima fase, in forma graduale e certosina, smontando le parti di valore
artistico, gli interventi architettonici che sarà possibile salvaguardare, nel
tentativo di recuperare gran parte del patrimonio. Dal giorno dopo in cui l’ultimo
battente dell’edificio verrà giù, s’inizierà a pensare alla ricostruzione.
Mesi addietro i tecnici della
Protezione civile avevano già presentato un’ipotesi di progetto, redatto dall’architetto
Dario La Fauci, che prevede la ricostruzione della chiesa riproponendo un’impronta
planimetria che ricalca l’esistente ma se ne discosta nello sviluppo
volumetrico. La nuova chiesa dovrebbe essere costruita, infatti, secondo una
filosofia moderna di concezione dei luoghi di culto, preservando gli elementi d’architettura
ed arredamenti interni della vecchia chiesa cari ai devoti di San Fratello.
Un’intesa opera di
riqualificazione, con la creazione di ampi spazi vivibili dai fedeli,
interesserà quindi anche la zona circostante la chiesa ed il sagrato. Tutto questo
sarà possibile realizzarlo, però, solo quando verranno trovati i fondi
necessari, che esulano da quelli già trasferiti ed utilizzati per gli
interventi di consolidamento o ad esempio per lo stesso abbattimento della
chiesa.
scritto da Giuseppe Romeo, Gazzetta del Sud
foto G. Maggiore, F. Miraglia, C. Emanuele
grazie a voi di sotto la pietra per le notizie date.Non inmaginate la tristezza nel leggere questa notizia anche se come penso tutti noi, ero preparata.Cio che pero trovo assurdo che si pensa ancora di riccostruire un'altra chiesa simile e nello stesso luogo,in quanto la chiesa di san nicola ancora c'è e allora perche non si pensa di reccuperarla,riportare gli arredi che a suo tempo sono stati tolti,riccominciare da ciò che ci è stato lasciato e finirla con questa idea di onipotenza perchè dalle parole scritte emerge ciò. spero che il signore illumini i cuori e le menti di tutti e non faccia ripettere gli errori del passato.
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