Si tratta di oltre quattromila ettari di prezioso territorio, compreso nel Parco. Occorre fare uno sforzo e creare i presupposti che fino a
oggi sono mancati.
Salvatore Mangione.
La strada dello sviluppo della vasta area del demanio
comunale, in gran parte boschiva, è compatibile con la tutela, la salvaguardia
e la valorizzazione dell'ambiente. Si tratta di oltre quattro mila ettari di
prezioso territorio, compreso interamente nel Parco dei Nebrodi. Che rimanga
imbalsamato non convince più nessuno.
Occorre fare uno sforzo e creare i presupposti che fino a
oggi sono mancati. Per organizzarsi in modo unitario, occorre dapprima
convincere chi vive sulle montagne che trae benefici al momento poco
lusinghieri. Le esigenze di protezione della natura devono comunque essere
preminenti sia per la protezione dell'ambiente, come anche per la flora, la
fauna, le razze come il cavallo sanfratellano e il bovino rosso indigeno,
quello ovino e caprino. per un uso veramente culturale, evitando
sovrapposizioni di enti e di interessi, che ogni tanto elargiscono qualche
incentivo, fino a se stesso.
Il riferimento all'ultimo provvedimento regionale, in favore
delle razze in estinzione, che per poter ottenere incentivi, occorreva entrare
in una graduatoria, che non si capisce se di merito o di reale tenuta degli
animali.
Quanto sarebbe interessante se venisse aperto un dibattito,
un confronto che potesse considerare una soluzione razionale e illuminata, con
la collaborazione degli enti regionali e del Parco dei Nebrodi, che avanza
diverse ipotesi di progettualità, da diversi anni.
Le esigenze sul tappeto territoriale di San Fratello in
particolare, sono tante, vista la grande entità territoriale disponibile, senza
interessi di privati e di lobbies, senza infliggere lacerazioni nel tessuto
sociale di provati o di organizzazioni. Basta abbandonare l'idea della gestione
autoritaria o solo esattoriale, per ridare un senso di valore economico e
sociale, del cosiddetto uso civico del bene, secondo le volontà testamentarie
dei donanti i beni alla collettività e alle attese del mondo giovanile in
particolare.
fonte: gazzetta del sud
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