CRONACA
Per gli smottamenti che si verificano a ogni abbondante pioggia.
Salvatore Mangione.
SAN FRATELLO - L'intero versante di ponente dell'abitato, necessita di un vero e
proprio monitoraggio a causa degli smottamenti che si verificano a ogni
abbondante pioggia. Sin dalla sommità della famosa Roccaforte, simbolo del
centro abitato, sono ormai diverse le zone che presentano criticità. Il
distacco di oltre un metro di una parte di roccia, che minaccia di scendere a
valle insieme alla zona antistante la vecchia Basilica di San Nicolò di Bari,
evidenzia diverse feritorie anche profonde.
Alcune abitazioni della via Nove
Settembre e Crocifisso presentano fessure in diversi angoli fino alla piazza
antistante la Chiesa Battistero ottagonale e la piazza antistante con il
corollario di vecchie abitaziobni in disuso ma con evidenti ferite e squarci
profondi.
Nella fascia sottostante, l'avallamento della via Libertà è praticamente
perenne e l'intero territorio comprendente le Fontanine, S. Antonio, fino a
Gramignone e le Nocciole, manifesta in diverse zone sorgenti d'acqua che
appaiono e scompaiono. Un vero abbandono del territorio che risale ormai ad
ataviche trascuratezze per non parlare poi di tutta la fascia interessata
dall'enorme frana che da cento anni è stata completamente abbandonata a se
stessa. Senza alcun intervento, anzi più volte oggetto di scempio. Non sono mancate
anche le follie di che ad esempio ha pure avuto l'ardire di costruire stalle
con abitazioni che all'improvviso sono scomparse alla vista degli stessi
proprietari.
A quando una mappatura e interventi idonei per la sicurezza dei passanti
e la serenità dei proprietari? Sarebbero auspicabili anche opportuni studi sul
territorio in considerazione del fatto che oltre a demolire e fare scomparire
un piccolo quartiere che era sopravvissuto alla frana, se non fosse stata
costruita solo qualche paratìa, non c'è mai stato un vero intervento di
salvaguardia e di protezione ambientale. Occorre, a detta di molti un
intervento appropriato per la viabilità rurale.
fonte: gazzetta del sud
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