LA PROTESTA
E' il
grido di allarme del Presidente dell’Associazione Nazionale del Cavallo
Sanfratellano, Giuseppe Salerno che, annuncia le proprie irrevocabili dimissioni.
Fra circa un mese
San Fratello sarà teatro della 58^ Mostra Mercato Concorso del Cavallo
Sanfratellano. Al contempo da circa quattro edizioni non si rinnova una
operazione chiave che precedeva e preparava l’evento, si tratta della
“Rassegna annuale di selezione". Questo in parole povere vuol dire che un
contenitore importante come il registro anagrafico, istituito dalla legge
n. 200 del del 1 agosto 2003, si sta svuotando, stiamo parlando delle
operazioni di anagrafe equina propedeutiche al raggiungimento del
riconoscimento di razza.
La Rassegna non viene fatta principalmente per
mancanza di fondi, e difatti non è una novità che da circa quattro anni,
alla Regione abbiano deciso di staccare la spina sul tema cavalli, con fondi
erogati con il contagocce e contribuiti ridotti ormai all’osso. Ad esempio
ha dell’incredibile l’immobilismo della politica regionale - ma potremmo
riferirci anche a quella nazionale visto il tema importante - quando il
governo dell’isola ha deciso di chiudere l’Istituto di Incremento Ippico di
Catania, che come una barca alla deriva attende solamente che qualcuno gli
applichi un foro per mandare giù tutto quanto, e cancellare definitivamente
un’importantissimo lavoro fatto di studio, selezione e ricerca sulla biodiversità
iniziato circa 150 anni fa, Assurdo! Con esso, molto probabilmente, si
spegneranno le luci anche sul Cavallo Sanfratellano, che nel rischio di
qualche annata entrerà in lista, ma non quella che cataloga le razze,
piuttosto quella dei soggetti estinti.
Non si incentiva più la selezione
degli equidi, e si finanziano manifestazioni feste varie, a comuni che nulla
hanno a che vedere con i cavalli e con la biodiversità. Sono principalmente
questi i motivi che hanno spinto Giuseppe Salerno, Presidente
dell’Associazione Nazionale del Cavallo Sanfratellano, ad annunciare le
proprie irrevocabili dimissioni. “Mentre sui Nebrodi la disoccupazione aumenta
– ha dichiarato il professore Salerno – i giovani continuano a laurearsi con
il massimo dei voti, tutto ciò che allevatori e agricoltori producono non ha
prezzo nei mercati, i sinistrati della frana continuano a rimanere senza
casa e, le importantissime e secolari biodiversità animali, si stanno
estinguendo, i nostri governanti bruciano il tempo continuando a litigare
incessantemente per decidere chi sia il più anti mafioso”.
Per capire quanto
è grave la situazione del Cavallo Sanfratellano basta andare sul sito
dell’Istituto di Incremento Ippico e dare un’occhiata al “Parco Stalloni”,
dove ci sono presenti appena nove esemplari sanfratellani, in maggioranza
ormai vecchi, e tre dei quali sono appena stati venduti all’asta il 20
luglio scorso, perché come ricordato in precedenza l’Istituto è ormai in fase
di smobilitazione.
“Siamo giunti all’anno zero – continua Salerno – a queste
condizioni il futuro del cavallo sanfratellano è segnato. Dispiace perché è
ormai da qualche anno che ho lanciato questo grido di allarme, ma duole ammetterlo,
nessuno ancora ha mosso un dito per tutelare questo splendido animale. Non
svolgere la Rassegna vuol dire svuotare il contenitore che preserva la
biodiversità del sanfratellano. Tutto il lavoro di selezione svolto dal lontano
1925 rischia di essere perso a causa di politiche assurde, quindi oggi il
mio ruolo non ha alcun senso”.
Vi è un’unica strada per salvare il Cavallo
Sanfratellano dall’estinzione. Ed il rilancio passa dagli enti locali, principalmente
il Comune di San Fratello e il Parco dei Nebrodi, che hanno il compito insieme
all’Associazione Nazionale del Cavallo Sanfratellano di ricercare i fondi
per riprendere la Rassegna, possibilmente svolgendo a San Fratello, visto
che le strutture non mancano (c’è un centro documentale e due capannoni
comunali), ciò che l’Istituto catanese non assolve più.
“È una corsa contro
il tempo – conclude Salerno – e mi auguro che le mie dimissioni possano
fungere da scossa per tutti gli allevatori, i politici e gli appassionati
del cavallo Sanfratellano, col fine di risvegliare qualche coscienza, perché
in questi ultimi anni qualcuno non ha svolto appieno il proprio dovere. Mi
tiro fuori dai possibili imputati, in quanto penso di aver svolto il mio
mandato con impegno e devozione. Ho lavorato per far conoscere al grande
pubblico il nostro cavallo attraverso trasmissioni televisive di primo piano
quali Linea Verde e Geo e geo facendo salire in sella conduttori quali
Massimiliano Ossini e Elisa Isoardi; ho Affidato cavalli importanti a cavalieri
che hanno saputo pubblicizzare al meglio la nostra razza, primi fra tutti
Giuseppe Cimarosa e Carmelo Lo Cicero, ho partecipato con i migliori cavalieri Sanfratellani a più edizioni di Fieracavalli Verona.
L'elenco sarebbe ancora lungo, ma le mie
dimissioni servono a ben altro, mi auguro che, se l'associazione avrà un
futuro, il suo presidente possa far capire ai sanfratellani che, a Palermo non
bisogna andare a manifestare in favore del grano, ma a difendere ciò che
alleviamo da secoli e a far capire a qualcuno che siamo un popolo con una
dignità infinita e la mafia non è "cosa nostra".
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