Parte da Tusa (clicca qui) la petizione per richiedere la dichiarazione di
zona soggetta a desertificazione demografica. Di seguito il testo integrale della petizione lanciata su
Internet da alcuni residenti del Comune di Tusa che ha subito, negli anni, un
drastico calo demografico.
Antonio Puglisi.
Antonio Puglisi.
“Negli ultimi decenni tutti i Comuni della Regione Sicilia
(compreso il nostro) hanno subito un notevole calo demografico che li sta
portando quasi a scomparire del tutto. Tra l’altro, anche a causa di
questo calo, le politiche dei vari governi che si sono succeduti, basate
soltanto sui numeri e non sulle reali esigenze della popolazione, hanno causato
tagli a quasi tutti i servizi essenziali per la popolazione che è stata quasi
costretta ad abbandonare le proprie case nei piccoli paesi.
Sono stati chiusi
e/o ridimensionati ospedali, scuole, tribunali, uffici governativi, creando una
vera e propria discriminazione tra cittadini che vivono nelle città o in grossi
centri, e cittadini che vivono nei paesi di provincia.Anche il patrimonio
immobiliare si sta disperdendo, perché gli immobili sono oggi gravati da tutta
una serie di imposte, tasse, canoni, che ne rendono anti economico il
possesso. Alla luce di quanto sopra, noi chiediamo l’adozione di misure
speciali per questi Comuni, che consentano l’abbattimento o addirittura l’eliminazione
di alcuni di questi balzelli che gravano sugli immobili non di lusso e siti nei
Comuni che hanno subito negli ultimi anni un notevole calo demografico, simile
alla desertificazione. Tali misure potrebbero essere, l’abolizione totale
dell’IMU, la riduzione al minimo della tassa rifiuti, la cedolare secca sugli
affitti ridotta almeno al 10%, la detraibilità totale di qualsiasi spesa
documentata effettuata sugli immobili, altre misure simili, tese a rendere più
appetibile vivere in questi Comuni e cercare di dare un freno alla vera e
propria desertificazione demografica attualmente in atto. Pertanto, in prima
battuta, chiediamo l’emanazione di una norma che dichiari il Comune a
rischio desertificazione demografica ove sia consentito applicare normative
speciali in materia tributaria, compresa la cedolare secca del 10% su tutti gli
affitti, compresi quelli di breve durata; in seconda battuta la riduzione
dell’IMU, della tassa rifiuti, dei canoni per le utenze (acqua, luce e gas)
per le case ubicate nelle zone a desertificazione demografica; in terza
battuta la detraibilità totale di tutte le spese, documentate, sostenute per il
mantenimento in efficienza degli immobili ubicati in tali zone”.
fonte: 98zero.com
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