CALCIO
La parabola
della Folgore S. Agata è l’emblema di un calcio malato dove contano solo i
soldi.
Fino a non
molto tempo fa, promozioni e retrocessioni venivano decise dal campo, oggi
invece è il conto in banca a decidere se puoi partecipare ad un torneo
piuttosto che un altro. La Folgore è una società nata appena tre anni fa nel
comune di Sant’Agata di Militello, e riprende il nome di una gloriosa società
scomparsa negli anni novanta.
Basta fare
un esempio: da qualche anno a questa parte si procede in lega con la
digitalizzazione della documentazione (iscrizioni, tesseramenti, pagamenti ecc.. tutto online). Ciò ha
eliminato il cartaceo e snellito la burocrazia ma non ha alleggerito i prezzi,
anzi questi ultimi sono stati aumentati in tutti i settori, e così un
cartellino di un calciatore categoria pulcini che dieci anni fa costava € 6,50
cadauno, oggi costa alle società € 22,50 cadauno. Possibile? E meno male che
puntiamo a rinfoltire i settori giovanili!
Ma tornando
alla Folgore, il settore giovanile è composto principalmente da ragazzi
proveniente da un paese limitrofo, che puntualmente hanno abbandonato la barca
appena hanno compreso che stava affondando.
Intanto nella
stagione 2015/16 la prima squadra imbottita di giocatori non residenti né a
Sant’Agata né tantomeno in paesi limitrofi, arranca in seconda categoria dove
giunge nona su dodici formazioni con 22 punti, 6 vittorie, 4 pareggi e 10
sconfitte.
La stagione
successiva la società chiede ed ottiene l’iscrizione in Prima Categoria. Con
quali requisiti? Ma cosa cambia ad una società dilettantistica un campionato di
seconda o di prima? A maggior ragione, visto che il progetto dovrebbe essere
rivolto principalmente ai giovani, così come decantato, che importanza può
avere una prima piuttosto che una seconda categoria? Cambiano solo le cifre che
la lega “ruba” alle società per organizzare i tornei. Più è alta la categoria
più soldi la lega riceve.
Nella
stagione 2016/17 nonostante una campagna acquisti di tutto rispetto la musica
non cambia, e nel campionato di Prima Categoria la Folgore giunge nona su
quattordici squadre e non viene coinvolta nei play-out solo perché il Cefalù
calcio fallisce in corsa, occupando di fatto una posizione tra le retrocesse e
falsando il torneo visto che proprio la Folgore era tra le poche società ad
usufruire di tre punti d’oro poiché strappati ad una società, il Cefalù
appunto, che si ritirava da prima in classifica, prendendo quindi punti a quasi
tutte le avversarie. Il fallimento del Cefalù è l’ennesimo atto di una
situazione ormai insostenibile nel calcio dilettantistico con costi esagerati e
zero controlli.
Ma siccome
non vi è mai fine al peggio, nella stagione 2017/18 la Folgore chiede ed
ottiene il ripescaggio nel campionato di Promozione. Ma parliamo di un destino
ormai segnato, uno show da baraccone che va avanti ogni domenica con la
complicità della lega. La squadra non inizia mai la preparazione e nessuno
crede nella presentazione ai primi impegni ufficiali. Alla prima gara
stagionale si presenta con gli uomini contati e dirigenti in campo a fare i
giocatori. Inizia il torneo e la Folgore si mantiene come di consueto nelle
ultime posizioni. Per circa due mesi tutto appare tranquillo, vengono
acquistati alcuni giocatori e un allenatore dal notevole passato per la
categoria accetta di guidare la squadra santagatese. A dicembre tutti i nodi
vengono al pettine, vengono svincolati tutti i giocatori e la folgore è
destinata a scomparire prima della chiusura del girone di andata. Tanto è vero
che in un comunicato della lega viene preannunciato l’abbandono della Folgore al
torneo di promozione, e le testate giornalistiche non solo annunciano la
notizia ma anticipano quanto succederà con la classifica che verrà
inevitabilmente stravolta, aggiornata con l’esclusione della Folgore e
l’annullamento di tutti i punti ottenuti dalle avversarie contro la società
santagatese. Sabato prima dell’ultima gara del girone di andata il colpo di
scena! La Folgore si presenta all’ultima gara del girone di andata contro la
corrazzata Geraci. Viene da chiedersi come possa fare visto che ha svincolato
tutti i tesserati, eppure in un pomeriggio trova otto giocatori …e la farsa
inesorabilmente va avanti. La domenica solo un nubifragio impedisce di mettere
in mostra l’ennesimo circo del ridicolo, gara rinviata e tutti a casa. Dopo le
feste natalizie la Folgore si ritira questa volta in maniera ufficiale e la
lega dovrebbe applicare il regolamento alla lettera: la Folgore è inattiva
senza aver concluso il girone di andata perciò dovrebbe essere esclusa e i
punti ottenuti dalle formazioni che hanno giocato contro, vanno quindi annullati.
Ma la lega per agevolare due formazioni economicamente potenti decide di
interpretare il regolamento stabilendo che la Folgore si è ritirata nel girone
di ritorno e regalando così, ad esempio, in dote al Geraci ben sei punti (non
che ne avesse bisogno!) tra lo stupore generale delle altre formazioni.
Ennesimo campionato falsato! Per fortuna la Folgore non c’è più, ma siamo
sicuri che ci saranno altre società come questa pronte a rovinare, con la
complicità della lega, altri tornei. Il calcio dilettantistico è da rifondare a
partire dagli uffici della lega nazionale dilettanti!
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