Sicilia interna, allevatori e agricoltori al collasso, Ventidue sindaci propongono piano alla Regione
CRONACA
L’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera si dichiara pronto
al confronto con i primi cittadini dell’entroterra che nei giorni scorsi hanno
chiesto interventi urgenti per la crisi del comparto agricolo e zootecnico,
dovuta alla siccità, alla lentezza con cui arrivano i contributi e ai costi di
gestione lievitati.
Concetta Purrazza.
«Il settore agricolo e zootecnico è ormai al collasso». È il
grido disperato lanciato degli allevatori e agricoltori delle zone
interne della Sicilia che invocano l’aiuto da parte delle istituzioni. A
pagare il prezzo più alto, infatti, sono soprattutto i Comuni dell’entroterra.
Numerose aziende, situate tra gli Erei e i Nebrodi, fanno
quotidianamente i conti con i danni provati dalla mancanza di piogge, carenza
di sostegni economici e assenza di politiche agricole. «Stiamo vivendo una
crisi senza precedenti», denuncia a Meridionews il portavoce degli
allevatori e agricoltori Sebastiano Lombardo.
A scatenare il malcontento e
la rabbia dell’allevatore problemi di natura diversa. «La siccità, persistente
da mesi - racconta - ha svuotato tutti gli invasi con la grave conseguenza
che scarseggiano foraggi e acqua, necessari alla sopravvivenza degli
animali. E i ritardi accumulati da anni nella riscossione dei contributi che
ci spettano stanno mettendo a dura prova le aziende».
Ad aggravare ulteriormente la situazione una macchina
burocratica che ostacola crescita e sviluppo di un territorio. «Rischiamo
di restituire i fondi europei della programmazione 2014/2020 perché
fino ad oggi non è partito un solo progetto». E conclude: «Senza risorse
economiche non possiamo andare avanti. È tempo che la politica si assuma le
proprie responsabilità e intervenga subito, evitando di lasciare tutto in mano
ai burocrati».
Per far fronte comune all’emergenza, nei giorni scorsi, è
partito da Regalbuto un documento siglato da 22 sindaci, di cui si è fatto
promotore anche Lombardo, e indirizzato al presidente della Regione e agli
assessori all’Agricoltura e alla Sanità, con la richiesta di un incontro
immediato per trovare delle possibili soluzioni. A firmare l’istanza sono stati
i primi cittadini dei comuni di Regalbuto, Randazzo, Maniace, Cesarò, San
Teodoro, San Fratello, Acquedolci, Caronia, Mistretta, Nicosia, Sperlinga,
Capizzi, Cerami, Troina, Gagliano Castelferrato, Villarosa, Centuripe,
Catenanuova, Floresta, Castell’Umberto, Tusa, Alcara li Fusi.
«È sotto gli occhi di tutti - si legge nella dichiarazione -
che il comparto agricolo sta attraversando un periodo di grosse difficoltà a
causa di molteplici circostanze negative, alcune di carattere burocratico che
perdurano ormai da diversi anni e altre dettate dagli eventi climatici, come la
siccità. L’assenza di precipitazioni,ormai dalla primavera scorsa, ha
costretto le aziende agricole ad affrontare costi di gestione straordinari
ed eccessivi». A preoccupare maggiormente è poi il comparto zootecnico, «a
causa dell'esaurimento delle scorte di foraggi e di acqua per l'abbeveraggio
necessario per gli animali».
«A queste criticità - spiega il sindaco di Regalbuto Francesco
Bivona - si aggiunge la mancanza di liquidità delle aziende dovuta
all’inefficienza della pubblica amministrazione che arranca nelle
procedure burocratiche». Tutte queste problematiche hanno obbligato gli
imprenditori del settore agricolo e zootecnico a liquidare il proprio
patrimonio, con danni enormi per l'economia dell'isola. «Non bastano - continua
- le dichiarazioni dello stato di calamità, servono interventi concreti e
immediati da parte delle istituzioni. Comuni geograficamente distanti dalla
realtà di Regalbuto, tra siccità, ritardi nei pagamenti Agea e mancanza di
mezzi finanziari vivono le nostre stesse difficoltà. C’è un territorio che
soffre dove l’agricoltura e la zootecnica sono fonte primaria di reddito».
Non c’è tempo da perdere. Per questo i sindaci hanno
programmato, nell’istanza inviata alla Regione, un piano di iniziative da
mettere subito in atto. Tra i primi problemi urgenti da affrontare «lo sblocco
immediato della mancata erogazione dei contributi presso Agea e la
possibilità di valutare l'istituzione di un efficiente organismo pagatore
regionale, come già presente in altre regioni». Da non sottovalutare, poi,
«interventi urgenti per la siccità, l’avvio di un tavolo tecnico sulle
problematiche di carattere sanitario ed amministrativo, la necessità di una
forte sburocratizzazione dell’amministrazione pubblica per velocizzare la spesa
comunitaria e le procedure per l'assegnazione dei lotti pascolivi demaniali,
per ottimizzare la pulizia di tali terreni boscati e nudi con la pratica
del pascolo nelle varie stagioni, riducendo notevolmente il rischio del
propagarsi di incendi nel periodo estivo».
Non si è fatta attendere la risposta da parte
dell’assessore Edy Bandiera che si è dichiarato pronto ad un
confronto immediato per fronteggiare le gravi problematiche che danneggiano il
settore agricolo e zootecnico. «L’assessore all’agricoltura - anticipa Bivona -
ha subito confermato la sua presenza all’incontro che si terrà lunedì 29
gennaio a Nicosia, in parte programmato con il sindaco Luigi Bonelli,
perché ci sembrava il luogo più facilmente raggiungibile da sindaci e
imprenditori per la sua posizione geografica centrale rispetto agli altri
comuni».
fonte: meridionews.it
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