Salvatore Pipero.
Il cavallo sanfratellano vive ancora allo stato brado,
all'interno di una superficie boschiva di oltre 11.000 ettari. L'habitat
naturale del sanfratellano sono i monti Nebrodi, in provincia di Messina, in un
territorio, a pochi chilometri dal mare, che si estende fra la collina e la
montagna e comprende il comune di San Fratello, e quelli limitrofi di
Acquedolci, Caronia, Militello Rosmarino, Sant'Agata Militello, e Mistretta.
Nella zona tipica di allevamento sono iscritte circa 300 fattrici, su una popolazione
complessiva di circa 3300 cavalli iscritti al registro anagrafico (Dati 2010
dell'Associazione nazionale allevatori del cavallo sanfratellano). Si tratta di
una razza legata alle genti e alla storia di un preciso territorio siciliano,
ovvero San Fratello dal quale prende il nome, un'isola linguistica alloglotta
gallo-italica, che nei secoli ha sviluppato una razza forte, robusta,
conosciuta per la sua resistenza e frugalità.
Il cavallo Sanfratellano dei Nebrodi (o razza di San
Fratello) è una razza italiana originaria della zona di Messina (Sicilia).
Maestoso e rustico, docile e fiero, il cavallo Sanfratellano è da secoli il
padrone indiscusso dei monti Nebrodi. Le sue origini si perdono nella notte dei
tempi, dove storia e leggenda si fondono aumentandone così il suo fascino
inconfutabile. La storia vuole derivare le sue origini direttamente dai cavalli
siciliani (equus sicanus) famosi nell'antichità e citati dai greci e dai
romani. Ma i più credono che discendano dai cavalli che i Lombardi avevano lasciato
al seguito della Regina Adelaide di Casale Monferrato, terza moglie di Ruggero
I, che rimasero nella vecchia San Filadelfio, oggi San Fratello da cui ha
origine anche il nome. Questo cavallo è vissuto libero e brado nei boschi di
San Fratello, sopportando i rigidi e lunghi inverni e le calde e assolate
estati, arrangiandosi con quel poco che la natura gli offriva, ciò ha provocato
una selezione naturale della specie, permettendo solo agli animali più forti e
sani di sopravvivere e di riprodursi.
Bellezza, robustezza e adattabilità hanno ben presto
attirato l’interesse degli appassionati e degli studiosi, che, grazie anche al
lavoro serio e fruttuoso degli allevatori con la collaborazione preziosa
dell’Istituto Incremento Ippico di Catania, hanno favorito diversi incroci con
i cavalli arabi e maremmani che hanno permesso di ottenere un animale splendido
dal punto di vista morfologico, resistente alla fatica e adattabile a diverse
attitudini. Tratti caratteristici dei nostri esemplari sono mantello dal colore
uniforme nelle varietà morello, baio e baio castano. Oggi il cavallo
sanfratellano viene impegnato con successo per attività di trekking, per lo
sport e per l’ippoterapia. Molto amato per la sua bellezza, il suo spirito
fiero e per la grande adattabilità. Da anni gli allevatori sperano nel
riconoscimento ufficiale della razza ma a tutt’oggi, la cosa appare ancora un
miraggio. Atlante
delle razze di Cavalli:Sanfratellano
Fonte: comunitazione.it
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