L’opera “Armonia del creato. L’accoglienza” è stata
realizzata in onore della visita a Palermo di sua santità il XIV Dalai Lama
Tenzin Gyatso. Dichiara l’Autrice: “Attribuisco al ‘Quadrato’, fra le tante
interpretazioni, un significato morale: l’uomo decide le sue azioni, ma Dio
decide del destino dell’uomo. Oltre al ‘Quadrato magico’ – continua
Paolo Battaglia La Terra Borgese – sulla tela sono raffigurati un uomo che
porge il pane ad un bimbo profugo. E la robustezza dei concetti che scaturiscono
da un’acuta originalità di analisi e di sintesi è l’espressione del senso di
alta spiritualità che anima l’Artista e che ella suscita sempre più in quegli
uomini probi che hanno la gioia di comprendere che la vita non è chiusa tra due
niente.
La scena che propone Marisa Ferraro trascina fuori dall’angoscioso
nullismo a cui pervengono il materialismo e le desolanti dottrine
sull’esistenza umana. La pittrice mostra che scienza e religione, filosofia e
arte, come l’economia e la politica, sono la piccozza che l’uomo deve appuntare
sul suo faticoso cammino al solo scopo di salire alle finalità più alte della
vita. Nelle tre tesi che la Ferraro pone dinanzi allo spettatore col fervore di
una eccelsa umanità sintetizza con chiara visione le vie lineari per cui
l’umanità deve passare attraverso il miglioramento dei singoli per la
realizzazione di un mondo migliore. Quel mondo nel quale gli uomini liberi e
responsabili, audaci combattenti contro i meschini egoismi, contro tutti i
falsi pregiudizi, contro tutte le tirannidi, vedono l’attuarsi della volontà
Divina. La tela è latrice di un messaggio sano e caldo di sentimento, che
magistralmente persuade. Attorno al dono del pane e a distanza delle mani si
trovano i segni della perennità dell’uomo. Risiedono nella giovanetta mano che
si apre piena di speranza alle gioie pure dell’amore. C’è il segno che una
generazione – quella della Ferraro – educando l’altra, lascia come pegno della
sua perennità. La pittrice ha monumentato un messaggio figlio del suo genio e
papà del suo lavoro interiore. Lo ha costruito con i mattoni delle cromie e lo
ha affidato all’arte in analogia al ‘Quadrato magico’, anch’esso custode di un
messaggio, tanto incompreso quanto certo e chiaro a Marisa Ferraro. Al di là
della superficie allettante e promettente del dipinto, possiamo scorgere
incognite maggiormente ampie; e precisamente quegli spazi che, percorrendo il
viatico della pittura e crescendo di colore, di bagliori e di tinte scure, di
armonie e di luminanze diverse, esprimono parti dolenti dell’umanità e
parallelamente congedano una cifrata misteriosità di fondo, compenetrazione tra
uomo e natura. In questo dipinto di grande raffinatezza, Marisa Ferraro guarda
nella morbidezza dello sfumato, introducendo un senso di pietà tutto nuovo in
una composizione che mira a coinvolgere lo spettatore. Il segreto della
grandezza di quest’opera risiede nella straordinaria maestria del disegno e
nell’accurato lavoro di preparazione. Per raggiungere lo stadio finale tutto il
dipinto è stato rilavorato sul punto di essere finito usando i colori della
tavolozza esistente. Per raggiungerlo la Ferraro è tornata ripetutamente su
ogni zona con del colore diluito, poi sfumato e strofinato per renderlo piatto.
Poi ha rilavorato le zone scure e riapplicato i colpi di luce ottenendo così il
risultato che esattamente voleva, come la manina da putto o il pane che sa di
ancora fresco. Per conferire e reggere l’atmosfera dell’intimità del gesto
l’Artista dipinge in alto le foglie.
Maria Santa Elena Ferraro, in arte Marisa Ferraro, nasce il
22 Ottobre del 1952 a Gangi, in Sicilia. Compie studi artistici a Palermo, dove
vive e opera. Ha alienato svariati suoi dipinti in favore del Museo Civico
d’Arte Contemporanea di Palazzo Giandalia a Castronovo di Sicilia (PA); del
Palazzo Bongiorno a Gangi (PA); del Palazzo delle Aquile e del Convento dei
Frati Minori di Santa Maria di Gesù, a Palermo; altre opere si trovano a San
Fratello in provincia di Messina, nelle chiese di San Mamiliano, di San Giacomo
dei Militari e nella chiesa Madre.
fonte: siciliainformazioni.it
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