Progetto Aleramici in Sicilia



Presso la nuova sede all’interno del Chiostro della chiesa di Santa Maria di Castello in Alessandria, si è tenuta l’assemblea generale del Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato, per discutere, tra i vari argomenti all’ordine del giorno, anche, e soprattutto, del prosieguo del progetto lanciato nel giugno del 2017, dal titolo “Aleramici in Sicilia”, ideato da Roberto Maestri e Fabrizio Di Salvo.

L’incontro è stato indetto in seguito alla prematura scomparsa del presidente   Maestri, vittima di un tragico incidente stradale accaduto domenica 21 ottobre  nel mantovano.

In memoria del compianto  presidente del circolo   i presenti hanno parlato, tra i vari punti, anche dell’importanza di proseguire questo progetto a lungo termine e della necessità di sviluppare vitali sinergie con le regioni coinvolte: Piemonte, Liguria, Lombardia e Sicilia.

In questa occasione Fabrizio Di Salvo ha incontrato il Vice Presidente del Circolo Angelo Soave e alcuni membri del direttivo Paola Minetti, Nadia Ghizzi e Giancarlo Patrucco, al fine di fare il punto della situazione, sottolineando l’importanza che soltanto la sinergia tra tutti potrà permettere di proseguire quanto fino ad oggi è stato creato.
"Sappiamo di fare un lavoro importante per la storia del monferrato, in continuità e anche in memoria dell’amico Maestri che, insieme a tutti noi, stava portando avanti la realizzazione di quello che, da progetto, si stava trasformando in una importante collaborazione tra siti del nord e sud Italia; un vero e proprio ponte culturale, politico, sociale e turistico tra Piemonte, Liguria, Lombardia e Sicilia", auspicano dal Circolo. 

I punti discussi nell’Assemblea sono stati molti. Tra questi, un passaggio fondamentale è stato dedicato al documentario che Fabrizio Di Salvo sta finendo di realizzare;  una testimonianza dei suoi viaggi insieme a Roberto Maestri in Sicilia, con la prospettiva di ricordare il lavoro svolto, ma anche l’opportunità di poter rivedere ancora Roberto in azione.

Il documentario si lega strettamente ad un altro aspetto del progetto: un itinerario culturale, turistico ed enogastronomico ma, soprattutto, un percorso alla “ricerca delle proprie radici”. Infatti, poter divulgare le immagini dei luoghi interessati, offrirà l’occasione di mostrare già visivamente queste terre incantevoli, una serie di location  ricche di prodotti unici nel loro genere. Proprio per ultimare questo progetto, abbiamo già intavolato un proficuo dialogo con gli amici di Patti, in provincia di Messina, proprio per dare vita a un protocollo da condividere con le istituzioni locali e decidere delle linee guida da proporre ai territori del nord e del sud per condividere il percorso aleramico.

Inoltre, Fabrizio Di Salvo, proprio in questi giorni, è attivo con tutti i contatti siciliani, in particolare con i professori Francesco Barone e Salvatore Trovato dell’Università di Catania per gli aspetti storici legati al progetto. Ma non solo, poiché continuano le comunicazioni con tutti gli autorevoli personaggi del mondo della cultura incontrati nei convegni di Palermo, San Fratello, Piazza Armerina, Sperlinga, Aidone, Corleone e Patti. Ognuno ha dimostrato grande interesse e conferma di proseguire con questo legame che è sia storico che culturale, sia enogastronomico che turistico, fino ad avvicinarsi a un intento scientifico e rivoluzionario nell’ambito dell’emigrazione.

In ultima analisi, l’intento vuole guardare anche alle scuole per poter coinvolgere le nuove generazioni, come è già avvenuto a Palermo, mostrando loro un altro modello di storia e di immigrazione, producendo nuovo materiale per rendere le persone più consapevoli  delle loro origini. Per questo, ora l’obiettivo è quello di creare un pool di lavoro tra Piemonte e Sicilia per concretizzare questi aspetti, per portare avanti un sogno e la speranza di dare un messaggio di unità territoriale a tutti.
Fonte: ilmonferrato.it

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