SANITA'
A rischio chiusura anche S. Agata. Un’ambulanza in partenza da San Fratello dovrebbe percorrere oltre 68 km per arrivare a Patti.
Maria Elena Caliò.
Cinque pronto soccorso di altrettanti ospedali della
provincia di Messina andrebbero chiusi. Questo in base al decreto sanità del
2015, che ha riordinato il settore sanità e dato il via alla nuova mappa della
rete ospedaliera.
Il decreto è rimasto in larghissima parte sulla carta, anche
grazie alle battaglie che i sindaci delle zone di appartenenza, i pazienti, i
medici e gli stessi dirigenti hanno portato avanti contro la chiusura.
Ieri il dato è stato riproposto da Milena Gabanelli nel suo
blog sul Corriere della Sera, Dataroom. La giornalista ha pubblicato la mappa dei
reparti italiani che andrebbero chiusi perché non hanno i requisiti minimi.
Secondo la legge del 2015, infatti, più accessi significano maggiore sicurezza
per gli utenti, anche se si tratta di un criterio non condiviso da tutti. In
mancanza di sicurezza, secondo la Gabanelli, sarebbe meglio “fare qualche
chilometro in più e accedere ad una struttura più sicura”.
Fare qualche chilometro in più però a volte costa la vita,
soprattutto quando non si tratta pochi chilometri, come spesso accade ad
esempio in territori come i Nebrodi. Se il pronto soccorso di Sant’Agata
venisse soppresso il più vicino sarebbe quello del Barone-Romeo di Patti. Per
fare un esempio, un’ambulanza in partenza da San Fratello dovrebbe percorrere
oltre 68 km, in strade spesso dissestate o chiuse per frane, per arrivare a
Patti.
Fonte: amnotizie.it
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