di Fra Giuseppe Maggiore.
Laurearsi e tentare di
rimanere nel proprio paesino che ti ha dato i natali o ti ha visto crescere,
spesso risulta difficilissimo.
Maria Lupica, che tutti conoscono come Marisa, ha
scelto di rimanere a San Fratello e tentare di realizzare il suo
piccolo-grande sogno nel centro montano nel cuore dei Nebrodi. Si laurea
a Messina in Scienze dell’Educazione e Formazione, il suo amore verso i
piccoli l’ha portata a raggiungere questo primo traguardo. Ma sappiamo tutti
che il sapere se non lo metti a disposizione della collettività, rimane
sterile, non porta frutto.
Un luogo dove vengono accolti e accuditi i bambini a partire
dalla tenerissima età di un anno. I servizi offerti al momento sono così
orientati: la mattina dal lunedì al venerdì la struttura è aperta per i bambini
che ancora non frequentano la scuola materna mentre i pomeriggi si aiuta a fare
i compiti e nello stesso tempo ci si dedica ai ragazzini delle elementari e
medie nel recupero delle materie in cui hanno difficoltà.
Ogni sabato pomeriggio invece, vengono organizzati dei
laboratori che cambiano di giorno in giorno, come ad esempio: merenda party,
spremute di arance, giochi con i colori, progetti di pittura, lettura e
scrittura creativa e tantissime altre iniziative che stimolano i bambini e li
fanno crescere abituandosi al dialogo e al confronto.
In questa struttura si possono anche organizzare feste di
compleanno, feste a tema, allestimento sala, musica e tanti giochi educativi.
Oltre a poter utilizzare anche i gonfiabili e c’è lo spazio anche per la
piscina. La creatività non manca e il luogo si presta ad inventare tutto ciò
che si desidera.
“Da parte mie le idee non mancano, ciò che manca sono
proprio i bambini”, così ci racconta la giovane Marisa che continua a
raccontarci la sua esperienza fin qui non molto positiva. “Ero e sono
tutt’ora consapevole che una struttura del genere a San Fratello avrei avuto
serie difficoltà, ma ho voluto comunque rischiare lo stesso, ho fatto
tutto da sola, sperando in un futuro migliore. San Fratello se non si apre alle
novità, se non supera certe logiche legate ad una mentalità chiusa, rischia di
rimanere un piccolissimo borgo. La situazione attuale costringe i giovani a
farsi, anzi a farci le valigie e andarcene”
La giovane laureata, ci racconta che quando ha inaugurato la
ludoteca ha ricevuto tantissimi complimenti, ma di fatto pochi sono quelli che
realmente si stanno interessando a questa realtà.
“Considerato le difficoltà economiche che ci sono oggi, per
agevolare le famiglie, ho abbassato molto i prezzi rispetto ad altre strutture
simili alla mia che operano nei paesi limitrofi. Ma nonostante ciò non vedo
nessuna collaborazione, e per questo motivo ho difficoltà ad andare avanti e a
fare conoscere tutto quello che può esserci di bello per i bambini o per gli
adolescente.”
Da buona sanfratellana, Marisa, non demorde, ma è
consapevole di ciò che potrà accadere: “Nonostante tutto io non mi sento
assolutamente una “fallita”, cercherò di lottare con tutta me stessa.
Vorrei non andarmene, se sarò costretta a chiudere lo farò senza avere il
rimorso di non averci provato”
Come Marisa sono tanti i giovani che vorrebbero creare delle
attività nei loro paesi di origine. Spesso risulta una battaglia contro i
mulini a vento. I bambini stanno con le nonne, o peggio, appiccicati ai
cellulari, tablet o alla playstation.
Marisa attraverso le attività ludiche e ricreative vorrebbe
farli uscire da un mondo privo di relazioni, vorrebbe contribuire a formare gli
uomini e le donne di domani partendo dal creato e dalla cultura.
Sarà un’utopia? Staremo a vedere.
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