Frutti di mare, birra e plastica (SpaccaSette, 3)


1. Ogni settimana ingeriamo 2 mila pezzettini di plastica, per un totale di 250 grammi ogni anno: l'equivalente di una carta di credito ogni sette giorni. Uno studio commissionato dal Wwf all'Università australiana di Newcastle rivela in quali cibi c'è la concentrazione più alta di microplastiche: oltre che nell'acqua del rubinetto e in quella in bottiglia, sono presenti anche nel sale, nella birra e nei frutti di mare. Marco Lambertini, direttore internazionale del Wwf, avverte: "Mentre le ricerche indagano sui potenziali effetti negativi per la salute umana, è chiaro a tutti che si tratta di un problema globale, che può essere risolto solo affrontandolo alla radice. Se non la vogliamo nel nostro corpo, dobbiamo fermare le milioni di tonnellate di plastica che vengono disperse nella natura. È necessaria un'azione urgente dei governi, delle imprese e dei consumatori, e un trattato globale con obiettivi globali".



2. Sigarette elettroniche, fluidi aromatizzanti possono fare male al cuore
I liquidi aromatizzanti per le sigarette elettroniche possono far aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. A far emergere questa possibilità è uno studio condotto dai ricercatori della Stanford University School of Medicine e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology. La gravità del danno, che si verifica anche in assenza di nicotina, non è uguale per tutti i vari aromi. Quelli alla cannella e al mentolo sono risultati particolarmente dannosi. Altri studi avevano già fatto emergere la possibilità che questi fluidi potessero nuocere alle vie respiratorie. Osservando le cellule endoteliali fatte crescere in laboratorio, hanno scoperto che, quando sono esposte ai fluidi aromatizzanti, sono meno vitali e mostrano un aumento significativamente alto delle molecole implicate nel danneggiamento del DNA e nella morte cellulare. Inoltre, le cellule hanno una capacità minore di formare nuove arterie vascolari e di partecipare alla guarigione delle ferite.
Infine, i ricercatori hanno confrontato i livelli di nicotina nel sangue di chi aveva fumato sigarette elettroniche con i livelli di chi aveva fumato sigarette tradizionali. Dopo 10 minuti di fumo a una velocità costante, hanno scoperto che la quantità di nicotina nel sangue era simile tra i due gruppi. 
Già un altro studio presentato al Congresso dell'American College of Cardiology dai ricercatori della University of Kansas School of Medicine aveva dimostrato che la sigaretta elettronica è legata a un maggior rischio di malattie cardiovascolari, depressione e ansia.  
Il fumo di sigaretta è il più importante fattore di rischio di infarto cardiaco sotto i 50 anni. E un fumatore 'incallito', rispetto ad un individuo obeso, rischia il 50% in più di avere un problema cardiovascolare. Inoltre, il fumo si associa al 30% delle morti causate da malattie coronariche, a un aumentato rischio di morte improvvisa e mortalità perioperatoria in pazienti con bypass coronarico. Il fumo di sigaretta ispessisce le pareti del muscolo cardiaco, riducendone la funzione di pompa che garantisce la circolazione del sangue nel nostro corpo e un cuore più indurito può andare incontro a scompenso. Recentemente il Comitato per il controllo del tabagismo della European Respiratory Society ha diffuso una nuova dichiarazione nella quale avverte che le strategie di riduzione del danno del tabacco che supportano l'uso di prodotti alternativi alla sigaretta non sono efficaci e sono basate su ipotesi errate e affermazioni non documentate. Niente dovrebbe entrare nei polmoni oltre all'aria pulita.


3. Uova: rischi e benefici per sportivi e non
Il contenuto dell'albume, ad eccezione dell'acqua che rappresenta circa il 90% è prevalentemente proteico, assieme alla presenza di minerali, vitamine e piccole tracce di glucosio. Il tuorlo è ricco di sali minerali. Sotto il profilo vitaminico la maggiore presenza è correlata a Vitamine liposolubili (vitamina A, D, E), Carotenoidi; Vitamine del gruppo B in particolare B12; Molto alti sono i livelli di colina luteina che attribuiscono specifiche proprietà.
Il contenuto in colesterolo è pari a circa 200mg per un uovo dal peso medio di 50g, è localizzato esclusivamente nel tuorlo e considerato un fabbisogno medio di colesterolo intorno ai 300mg al giorno, significa che un solo uovo è in grado di soddisfare quasi totalmente tale livello. 
Nella porzione lipidica del tuorlo dell'uovo è costituita per un 30% da fosfolipidi, a questa classe lipidica appartengono le lecitine. Uno dei più importanti ruoli delle lecitine è quello di fungere da antagonista per il colesterolo, sotto questo punto di vista sarebbe perfino più corretto ritenere l’uovo un prodotto “anticolesterolo” piuttosto che il suo contrario. 
Più che preoccuparsi della quota di colesterolo introdotta con le uova, occorrerebbe fare attenzione all’alimentazione nel suo complesso, tenuto conto anche dei metodi di cottura delle uova e delle preparazioni alimentari che ne contengono in larga misura (prodotti da forno, paste all’uovo ecc.).

Uova e sportivi
L'importanza del consumo di uova per gli sportivi è evidente già solo per l'interessante contenuto proteico dall'elevatissimo valore biologico. Il ruolo plastico però non è ascrivibile solo alle proteine, anche i fosfolipidi rappresentano l'elemento costitutivo di ciascuna membrana cellulare, e il tuorlo dell'uovo ne è particolarmente ricco. A parità di contenuto proteico è certamente un alimento altamente digeribile. Sempre tornando alla presenza di lecitine, è stato verificato come la loro presenza favorisca un maggiore assorbimento di ossigeno per singola pulsazione cardiaca e una maggiore cessione di anidride carbonica. Entrambi processi di elevata importanza in ambito sportivo sia per quanto riguarda le fasi di lavoro che di recupero. La cottura delle uova se da un lato ha effetti positivi in relazione ad esempio all’avidina, rischia di compromettere l’efficacia della lecitina. Questo fattore, associato alla digeribilità di tuorlo e albume, evidenzia uno dei modi maggiormente corretti per introdurre le uova, una cottura alla coque o in pentola antiaderente che permetta di rendere l’albume sodo mentre il tuorlo permane in forma liquida, oltre a permettere l’inattivazione dell’avidina conservando le virtù della lecitna, si garantisce la migliore digeribilità dato che l’albume crudo è di difficile digestione al pari di un tuorlo completamente sodo.
Il largo consumo di albume a discapito del tuorlo rischia di compromettere tutta un'altra gamma di virtù delle uova connesse con elementi contenuti in questa porzione dell'uovo, tra questi la luteina (sostanza appartenente alla famiglia dei carotenoidi) che non solo coadiuva la prevenzione della cataratta, ma presenta un'azione antiossidante e antiinfiammatoria estremamente utile per gli sportivi così come nella fase adulta e anziana della vita.
La fosfatidilcolina consente di ricavare buone dosi di colina, sostanza costituente dei fosfolipidi ma precursore anche dell'acetilcolina: un neurotrasmettitore fondamentale implicato ovviamente nella trasmissione degli impulsi che permettono la contrazione muscolare, è inoltre attiva nel migliorare la funzionalità cardiaca e mentale.
Il senso di sazietà prodotto dall'uovo lo rende inoltre un valido alleato anche per chi è alla ricerca di una restrizione calorica, in questo modo è possibile assumere un’elevata quota di proteine con un basso apporto energetico.

I rischi del consumo di uova
Gli effetti negativi si possono riscontrare per una serie di circostanze, non necessariamente connesse con il quantitativo introdotto ma anche con la modalità di preparazione. Ad esempio l'ebollizione prolungata dell'uovo sodo provoca la liberazione di solfuro di ferro che è tecnicamente velenoso per l'organismo. Questa reazione riconoscibile dalla colorazione verdastra che può assumere la parte più esterna del tuorlo. Questa reazione può essere in gran parte prevenuta riducendo i tempi di ebollizione e immergendo le uova in acqua fredda subito dopo la cottura, in questo modo si agevola la fuoriuscita dell'idrogeno solforato impedendo il legame con il ferro.
I rischi maggiori derivanti dal consumo di uova sono tuttavia per soggetti che hanno una alimentazione fondamentalmente sbagliata, ricca di grassi saturi e carboidrati oltre che carente in frutta e verdura, cui si associano errati stili di vita che vanno dalla sedentarietà al fumo. In questi casi è stato riscontrato come le uova siano associate ad un ulteriore aumento del rischio per il cancro del colon e per i casi di mortalità connessi. Nel gruppo dei rischi connessi vi è il fenomeno dell'allergia alle uova. È una forma abbastanza diffusa soprattutto tra i neonati, è scatenata in massima parte dall’albume e tende a regredire con l’avanzare dell’età. Gli allergeni principali che la causano sono l’ovoalbumina, l’ovotransferrina, l’ovomucoide, il lisozima.
La situazione migliora nettamente se l’uovo viene introdotto previa cottura, in questo caso si riduce del 70% l’effetto allergizzante di tutte le proteine coinvolte nella reazione, ad eccezione dell’ovomucide che è stabile anche alle alte temperature.
Negli adulti le allergie all’albume sono estremamente infrequenti, sono invece più probabili quelle al tuorlo che invece non coinvolgono quasi mai bambini.
La produzione industriale può esporre a condizioni estremamente più gravi quando l'alimentazione dell'animale è supportata da prodotti contaminati o quando si fa uso di insetticida o altri prodotti per sostenere allevamenti intensivi. In questo caso quote più o meno elevate di contaminante possono raggiungere le uova e quindi chi se ne nutre.


4. Barone si o barone no? 
Dal 1837 al 1842 ricoprì la carica di Sindaco di San Fratello tale Giovanni Bongiorno che apponeva il titolo di Barone alla firma dei suoi atti amministrativi. Dal momento che i vari elenchi nobiliari non riportano una famiglia baronale di tal nome proveniente da Ficarra, suo paese d’origine, il titolo rimane dubbio. Giovanni Bongiorno, infatti, nacque a Ficarra intorno al 1803 da Giuseppe e da Grazia Maneri, sposò il 9 dicembre 1924 a Galati Mamertino Vittoria Parisi figlia di Domenico, legale, e di Rosaria Greco. Ebbe otto figli. Dei figli maschi si sposò solo il primogenito Giuseppe che non ebbe discendenza maschile per cui la famiglia si estinse. Il figlio Cirino, arciprete, morì il 14 luglio 1892 nella sua proprietà di contrada Nicetta.


5. Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità
Yuval Noah Harari
Centomila anni fa almeno sei specie di umani abitavano la Terra. Erano animali insignificanti, il cui impatto sul pianeta non era superiore a quello di gorilla, lucciole o meduse. Oggi sulla Terra c'è una sola specie di umani. Noi. L'Homo sapiens. E siamo i signori del pianeta. Il segreto del nostro successo è l'immaginazione. Siamo gli unici animali che possono parlare di cose che esistono solo nella nostra immaginazione: come divinità, nazioni, leggi e soldi. Non riuscirete mai a convincere uno scimpanzé a darvi una banana promettendogli che nel paradiso delle scimmie, dopo la morte, avrà tutte le banane che vorrà. Solo l'Homo sapiens crede a queste storie. Le nostre fantasie collettive riguardo le nazioni, il denaro e la giustizia ci hanno consentito, unici tra tutti gli animali, di cooperare a miliardi. È per questo che dominiamo il mondo, mentre gli scimpanzé sono chiusi negli zoo e nei laboratori di ricerca. "Da animali a dèi" spiega come ci siamo associati per creare città, regni e imperi; come siamo arrivati a credere negli dèi, nelle nazioni e nei diritti umani; come abbiamo costruito la fiducia nei soldi, nei libri e nelle leggi; come ci siamo ritrovati schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicità.


6. Da impiegato in banca ad allenatore della Juventus 
Lui è Maurizio Sarri e la sua è una storia davvero di quelle incredibili. Una partenza da squadre di bassa categoria, ma che lo ha portato ad essere uno degli allenatori più ammirati in Europa, grazie anche al bel gioco espresso dalle sue squadre. Dopo aver cominciato da piccole realtà nel 1990 (Stia, Faellese, Cavriglia, Antella, Valdema) nel 1999 passa al Tegoleto, sedendo poi in altre panchine (Sansovino e Sangiovannese), ma soprattutto fa una scelta coraggiosa e controcorrente, lascia il lavoro da impiegato in banca per dedicarsi a 360° alla sua grande passione. Arriveranno poi piazze più importanti come Pescara, Arezzo, Avellino, Verona e Perugia, ma ancora l’allenatore vive piccole parentesi intervallate da successi ed esoneri, vittorie e sconfitte. Nel 2010 passa al Grosseto, poi nel luglio dello stesso anno va al Sorrento, finché, nel 2012, firma il contratto con la squadra della svolta: l’Empoli. Il primo anno, dopo una falsa partenza, la squadra arriva quarta, qualificandosi per il playoff per la Serie A. Non ci riuscirà, tuttavia, a raggiungere il campionato massimo italiano; ma ce la farà l’anno prossimo, e riuscirà anche a salvarsi. Nel 2015 comincerà l’esperienza al Napoli, dove esprimerà uno degli esempi di calcio più bello d’Europa, senza però riuscire a vincere alcun trofeo. Nel 2018 passa al Chelsea e il 29 maggio 2019 vince il suo primo trofeo internazionale, l'Europa League, e nel giugno del 2019 l’allenatore formalizza il suo contratto con la Juventus, la squadra più ricca e titolata in Italia e tra i 10 club più virtuosi al mondo. 





7. L'alba della fine di una dittatura
Ultimo discorso pubblico del presidente romeno Nicolae Ceaușescu con la moglie Elena, a Bucarest, il 21 dicembre 1989, dal balcone del palazzo del Comitato centrale del Partito comunista rumeno. Il 21 dicembre il raduno, tenuto in quella che attualmente è Piazza della Rivoluzione, degenerò nel caos. L'espressione di sconcerto sul viso di Ceauşescu, nel momento in cui iniziano i boati di protesta della folla, segna il momento del crollo definitivo del comunismo nell'est Europa. La coppia sbalordita (al dittatore si unì la moglie), non riuscendo a controllare la folla si rifugiò all'interno del palazzo, dove rimase fino al giorno dopo. Al termine del discorso i due fuggiranno in elicottero dal tetto del palazzo. Catturati, verranno sottoposti a un processo sommario, da parte di un Tribunale militare eccezionale, condannati a morte e fucilati a Târgoviște, 25 dicembre 1989.



Per me odioso, come le porte dell’Ade, 
è l’uomo che occulta una cosa nel suo seno 
e ne dice un’altra.
(Omero)


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