Strage di Nassiriya, il generale Stano dovrà risarcire le famiglie delle 19 vittime (sette siciliane)
ATTUALITA'
Secondo la Corte di Cassazione sottovalutò "rischi e
allarmi" in cui si trovavano i militari all’interno del quartier
generale della base in Iraq.
Il generale Bruno Stano, alla guida della Brigata Sassari
durante la missione italiana in Iraq, è stato condannato in sede civile a
risarcire le famiglie delle vittime della strage di Nassiriya. La strage, nella
quale persero la vita 19 italiani, sette dei quali siciliani, (12
carabinieri, cinque militari dell'esercito e due civili), avvenne il 12
novembre 2003.
Sedici anni fa il generale Stano, che è stato assolto in sede penale, era al
comando della missione e, secondo i giudici della Corte di Cassazione, sottovalutò
"rischi e allarmi" in cui si trovavano i militari all’interno
del quartier generale italiano a Nassiriya in caso di un attentato alla base
"Maestrale" e per la complessiva insufficienza delle misure di
sicurezza. "La sottovalutazione dei rischi è stata grave", ha
commentato l'avvocatessa Francesca Conte che difende quasi tutte le parti
civili".
Nella strage di Nassiriya ci sono state sette vittime
siciliane: l’appuntato Horacio Majorana (nato in Venezuela ma da famiglia
di emigrati originaria di Catania), il maresciallo Alfio Ragazzi di Messina, il
brigadiere Giuseppe Coletta di Avola, il caporal maggiore Emanuele
Ferraro di Lentini , il brigadiere Domenico Intravaia di Palermo, il
brigadiere Ivan Ghitti (nato a Milano ma da famiglia emigrata da San Fratello
nel Messinese) e il sottotenente Giovanni Cavallaro di Messina.
Fonte: lasicilia.it
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