Terremoto dissesto. Come salvare i conti



POLITICA
Il sindaco Sidoti Pinto: "Default è stato un atto dovuto ma non voluto". L'assessore Princiotta ha invitato gli uffici al contenimento delle spese.

Giuseppe Romeo. 
San Fratello. Via libera in consiglio comunale al bilancio stabilmente riequilibrato 2019 ed al documento unico di programmazione 2019/2021 per il comune di San Fratello. Il civico consesso, con i sette voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza presenti, ha approvato la proposta redatta dalla Giunta, con i relativi documenti e pareri allegati, necessario a seguito del dissesto finanziario deliberato nello scorso mese di marzo, per la successiva presentazione ed approvazione da parte del Ministero dell'Interno. Ad illustrare la proposta in aula il consigliere Giuseppe Princiotta, assessore con delega bilancio, il quale ha sottolineato l'invito al massimo contenimento possibile della spesa, tenuto conto anche di una consistente riduzione dei trasferimenti regionali, ed allo stesso tempo la necessità che l'intera struttura amministrativa dell'ente si adoperi per garantire le entrate. Orientamento condiviso dallo stesso sindaco Salvatore Sidoti Pinto che ha ribadito come la propria amministrazione abbia intrapreso «come atto dovuto ma non voluto» la strada del dissesto finanziario. «Assicuro tutto l'impegno dell'esecutivo», ha assicurato il sindaco. Il bilancio stabilmente riequilibrato approvato in consiglio aveva già ottenuto il parere favorevole del revisore dei conti Alfonso Munda il quale, nella sua relazione, auspicando «la massima collaborazione da parte di tutti i dirigenti dell'ente con l'organismo straordinario di liquidazione», ha sottolineato come debba «essere rispettata in modo rigido, senza alcuna deroga, il principio per cui si potranno sostenere spese soltanto in ragione delle risorse accertate e riscosse velocemente, rivedendo, se necessario, tutto il comparto delle spese, nessuna esclusa, una volta accertato che le entrate previste non potranno essere soggette ad incremento». Indicate alcune misure previste per il risanamento dei conti: 851 mila euro dovrebbero provenire dall'alienazione di beni patrimoniali disponibili, il 15% ciascuno di recupero somme per utenze, dotazioni strumentali, autovetture e costi di locazione. Entrate per poco più di 440 mila euro per ciascuno dei tre anni sono previste dal gettito Imu, 55 mila euro annue dalla Tasi mentre 524 mila euro per anno sono gli introiti stimati della Tari. Preventivata una riduzione per oltre 380 mila euro nel triennio di costi per il personale.

Fonte: Gazzetta del Sud