Arriva l’edizione 2020 del Calendario Istituzionale del
Parco dei Nebrodi che da anni regala ormai straordinarie immagini dell’area
protetta. Un gradevole ritorno ai temi più cari e di maggiore impatto
emotivo dell’area protetta quali: la fauna e il paesaggio naturale. Per
farlo, l’Ente Parco dei Nebrodi, oltre alle professionalità interne, ha voluto
coinvolgere alcuni fotografi del territorio che hanno messo gratuitamente a
disposizione le proprie immagini ed hanno così contributo ad innalzare il
livello qualitativo di questo importante prodotto editoriale che oramai è
giunto alla sua ventunesima edizione.
Il calendario istituzionale è stato presentato oggi a
Sant’Agata di Militello insieme alle novità per il prossimo anno. Il
commissario Luca Ferlito, alla presenza del sindaco di Acquedolci Alvaro
Riolo e del vicesindaco Salvatore Oriti che preannunciano il
conferimento della cittadinanza onoraria alla professoressa Laura
Bonfiglio, pone l’accento sulla rifunzionalizzazione della Dorsale dei Nebrodi,
ben 64 Km da Floresta a Mistretta e sulle attività di promozione e
valorizzazione della grotta di San Teodoro.
“Il lavoro di studio e ricerca condotto sulla Grotta di S.
Teodoro in Acquedolci- afferma Ferlito che ha ringraziato per la
collaborazione la Soprintendenza di Messina e il parco archeologico di Tindari
– si arricchisce di una nuova pubblicazione realizzata dall’Ente Parco dei
Nebrodi”. Tante le collaborazioni qualificate per la brochure: Laura Bonfiglio
dell’Università di Messina, Carolina di Patti del Museo
Geologico Gemmellaro dell’Università di Palermo e di Ciro
Artale presidente della Pro Loco di Acquedolci.
Altra saliente novità annunciata dal commissario Ferlito
è: “Sessantaquattro chilometri di sentieri per valorizzare la “Dorsale dei Nebrodi”, che da Floresta va a Mistretta:
opere di ingegneria naturalistica, senza modificare né la percezione del
paesaggio nella sua integrità storico-culturale, né alterare la biodiversità
dell’area di intervento. Lo prevede un progetto predisposto dal Parco dei
Nebrodi da cinque milioni di euro finanziato del Patto per lo Sviluppo
della Città Metropolitana di Messina (delibera CIPE del 10.08.2016) già
consegnato all’Impresa aggiudicataria. Previsti interventi su un percorso
già esistente da riqualificare, senza impatto ambientale e che si integreranno
perfettamente con l’habitat circostante”.
L’opera nasce d’intesa con i Parchi regionali, l’Azienda
foreste demaniali e il Club Alpino come appendice del “Sentiero Italia” nel
territorio siciliano. Il progetto, in particolare, prevede la sistemazione
degli attraversamenti dei valloni, con passaggi a sfioro realizzati in pietra
locale, il ripristino dei muretti a secco esistenti, la regimentazione delle
acque meteoriche, la posa in opera delle staccionate mancanti o divelte. Sarà
migliorato anche l’attuale sistema di segnaletica e cartellonistica, cercando
di uniformare e di rendere universale il sistema di lettura. Scopo
dell’intervento è giungere a riscoprire il rapporto con gli abitanti della
montagna, per potenziare le forme di turismo sostenibile. Non saranno, infatti,
riattivati solo i sentieri e le infrastrutture ricettive, ma si punterà
l’attenzione alla componente umana e alle sue tradizioni: spazio quindi
all’artigianato locale, ai segni dell’uomo in montagna, ai musei, agli agriturismi
e a tutto quanto possa permettere il potenziamento del turismo naturalistico e
scientifico. Il prossimo 16 gennaio al Castello Gallego sarà sottoscritta la
Carta Europea per il turismo sostenibile nelle aree protette, primo forum a
partire dalle ore 9. La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle
Aree Protette (CETS) è uno strumento metodologico ed una certificazione che
permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo
sostenibile. Saranno presenti l’assessore regionale alle Autonomie
locali, Bernardette Grasso, quello al Territorio Salvatore Cordaro e
di Giampiero Sammuri, presidente Federparchi.
Tra gli obiettivi dell’Ente Parco anche l’attivazione
di varie linee di intervento per la promozione sui mercati internazionali
del Parco dei Nebrodi, partendo dall’analisi delle caratteristiche dei
possibili target anche sulla base di esperienze pregresse, proiettando
potenziali strategie d’intervento. Si parte dalla definizione di paesi di
destinazione delle attività che sono collegate per lo più in maniera diretta
con la Sicilia ossia Spagna con Madrid, Germania con Monaco di Baviera, USA con
New York, Russia con Mosca, Francia con Parigi, fatta eccezione della Cina con
Shangai che non gode di un volo diretto ma che rappresenta un riferimento
irrinunciabile.
Nel bilancio delle iniziative intraprese, tanti importanti
provvedimenti, come l’evento “Vivere nel suolo” promosso e organizzato
dalla Società Italiana della Scienza del Suolo (SISS) e dall’Ente Parco dei
Nebrodi a Troina che ha coinvolto tanti studenti delle scuole elementari e
medie e che ha dato vita al fumetto “Vivere nel Suolo”, tradotto dal gallego in
italiano a cura della SISS.
Altro fiore all’occhiello, il progetto di reintroduzione del Grifone, specie di avvoltoio
estintasi in Sicilia negli anni ’60 e che ha consentito la formazione di una
colonia stanziale di grifoni formata attualmente da più di 100 individui, che
si sono insediati sulle Rocche del Crastopresso Alcara Li Fusi. Alla
fine del 2004 erano presenti circa 10 individui di grifoni soltanto sui Nebrodi
e nessuno sulle Madonie”. Le specie sono costantemente telemonitorate nel
complesso roccioso delle “Rocche del Crasto.
Ed ancora la cooperazione internazionale con le aree
protette cinesi, e cooperazione con la scuola Italo- russa, avanzata in scienze
ecologiche. “Sarà inoltre omologata – ha detto Ferlito – nel progetto neve, la
pista da sci da fondo da parte della Fisa”. Anche per le stagioni
2019 (dicembre) e 2020 l’Ente Parco intende attuare il “Progetto
Neve” rivolto, in particolar modo, ai ragazzi delle scuole al fine di
interessarli alla tecnica dello sci di fondo, disciplina sportiva e turistica
che assicura una fruizione del territorio compatibile con le risorse naturali
dell’area protetta. Le attività si svolgeranno presso Portella Femmina Morta e
Portella Calacudera, in territorio di Cesarò, lungo appositi percorsi
tracciati dal battipista dell’Ente. Il tracciato, in particolare, si è snodato
alle pendici di Monte Soro, la cima più alta dei monti Nebrodi
(1.847 m.s.l.m.), da Portella Femmina Morta a quota 1.524 fino a
Portella Calacudera a 1.562. Un percorso di circa 2300 mt.con
pendenze lievi, lungo la carrabile che collega le due località, attraversando
splendidi boschi di querce e faggete. Un tratto, quindi, lungo la Dorsale dei
Nebrodi che giunge alle zone umide di grande interesse naturalistico:
Lago Maulazzo e Lago Biviere. Detta pista ha ottenuto
l’omologazione da parte della Federazione Italiana Spot Invernali (F.I.S.A.). E
tanto altro ancora come la valorizzazione del marchio Nebrodi Sicily e la banca
del Geoplasma.
Fonte: nebrodinews.it/