Quale futuro per il museo Latteri del prof. Salvatore Mangione?



C'è un piccolo gioiello a San Fratello che rischia di essere dimenticato. Si tratta del Museo Etno Storico Antropologico “Ermenegildo Latteri, costituito da un complesso di fabbricati situato nel nucleo più antico del centro abitato di San Fratello. Gli edifici ristrutturati seguono l’impianto urbanistico originario dell’antico quartiere e mantengono le caratteristiche peculiari dell’architettura storica di San Fratello. Tale pregevole impianto edilizio viene apprezzato, in ragione del suo valore intrinseco, ma soprattutto perché testimonianza di unità urbane rimaste integre nel tempo come bene di interesse storico-documentario che, unitamente alla destinazione museale esprime una memoria storica locale con valenza tanto storica quanto artistica. Il museo ha quattro sezioni, ospitate ognuna in una stanza: settimana Santa, cultura contadina, santi neri siciliani, nonché una riproduzione ottocentesca di una casa contadina. L’opera è stata fortemente voluta dal prof. Salvatore Mangione, scomparso di recente, uomo di cultura che ha dedicato la sua vita alla promozione del folclore e della cultura sanfratellana. Questo museo rappresenta il momento più elevato della sua passione per la terra natìa, e tale bene non può essere disperso, anche in memoria di ciò che ha rappresentato Salvatore Mangione per San Fratello e per i sanfratellani.

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