Tra le tradizioni orali vi è quella narrata da Plinio e
Dionigi di Alicarnasso, che ci tramandano l’esistenza di Patrone della città di
Turio, tra i seguaci di Enea che, sbarcando nel territorio compreso tra
Acquedolci e S.Agata di Militello, si diresse verso l’entroterra, dove fondò un
castello che diede vita al Borgo Turiano. Questa tradizione popolare lega la
città di Alcara e quella di S. Fratello. In entrambe le località, infatti,
secondo tradizione locale il rispettivo castello viene definito “Turiano”. Ma secondo
la leggenda, che fa risalire l’approdo di Patrone Turio sulle coste sicule tra
il 1250 e il 1184 a.C. (in seguito alla caduta di Troia), egli inoltratosi
nell’entroterra, fondò non uno ma vari fortini, successivamente divenuti veri e
propri centri abitati.
Fonti:
- G. Vanotti. L’altro Enea – la testimonianza di Dionigi di Alicarnasso (L’Erma di Brestschneider editore, 1995)
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