L’ultima volta vi raccontai il mio viaggio verso quella che era più di una semplice casa per le vacanze, provai a descrivervi il mio dolore e il silenzio che inevitabilmente si percepisce ma a quanto pare nel quartiere Stazzone c’è qualcuno che si fa sentire… qualcuno che ha deciso di sfregiare ancora una volta le nostre case, di cosa parlo? Parlo di mobili, di porte, di finestre, di armadi e persino di bagni! No non avete letto male, proprio cosi di bagni!.
La prima volta che mi dissero che qualcuno ha avuto il coraggio di entrare nella mia “casuccia” non riuscivo a
credere che in quel paese che tanto ho amato esistesse una persona che potesse arrivare a tanto, specie dopo la frana. Questa persona continua ancora ad agire indisturbata nelle nostre case facendo e prendendo ciò che alla sua vista è più gradito, facendoci ripiombare ancora una volta nel dolore come se le nostre lacrime non avessero mai fine… Sapete, mi sembra tutto una presa in giro non so come spiegarvi è come se tutto a un tratto i sacrifici che i miei nonni e la mia famiglia hanno fatto nel corso degli anni fossero stati gettati via da una persona che non sa cosa vuol dire lavorare duramente per poter mettere i soldi da parte e comprare ciò che serve per stare bene nella propria casa. A questa persona dico:
credere che in quel paese che tanto ho amato esistesse una persona che potesse arrivare a tanto, specie dopo la frana. Questa persona continua ancora ad agire indisturbata nelle nostre case facendo e prendendo ciò che alla sua vista è più gradito, facendoci ripiombare ancora una volta nel dolore come se le nostre lacrime non avessero mai fine… Sapete, mi sembra tutto una presa in giro non so come spiegarvi è come se tutto a un tratto i sacrifici che i miei nonni e la mia famiglia hanno fatto nel corso degli anni fossero stati gettati via da una persona che non sa cosa vuol dire lavorare duramente per poter mettere i soldi da parte e comprare ciò che serve per stare bene nella propria casa. A questa persona dico:
Non so se leggerai questo articolo ma spero che i tuoi figli o il tuo complice o una persona molto vicina a te, ti riferisca queste mie semplici parole, non mi aspetto delle scuse o che tu restituisca a me o a gli altri ciò che ci hai portato via, spero solo che tu rifletta sulla mia sofferenza.
di Benedetta Salerno
complimenti per l'articolo
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