Sidoti: “A giorni partiranno le
demolizioni delle abitazioni che si trovano lungo la via di accesso alla Scuola
Media”.
Pezzo dopo pezzo vengono giù le
ultime tegole dal tetto della Chiesa di San Nicolò nel quartiere Stazzone, la
zona più colpita dalla frana del 14 febbraio del 2010, che ha devastato San
Fratello, comune dei Nebrodi in provincia di Messina.
Continuano così i lavori di
demolizione dell’edificio religioso costruito negli anni cinquanta per sostituire
la sontuosa basilica di San Nicolò edificata intorno al XII secolo e lesionata
da un altro dissesto idrogeologico.
Procede, dunque, lo
smantellamento del tetto della Chiesa danneggiata in modo irreparabile dal
movimento franoso, ma prima sono state salvate le preziose opere d’arte
dell’antica basilica custodite poi nella nuova San Nicolò. Successivamente si
passerà alla demolizione vera e propria. All’inizio del mese erano già stati
abbattuti anche i due plessi delle Scuole Elementari, intanto continuano i
lavori di ristrutturazione della Media Manzoni.
“A giorni partiranno – spiega il
Sindaco Salvatore Sidoti Pinto – anche i lavori di demolizione delle civili
abitazioni che sono principalmente quelle di accesso alla Scuola Media per
cercare di ridare al più presto questa struttura ai bambini di San Fratello.”
Nei prossimi giorni, dunque, al
via la demolizione delle abitazioni private, ma il pensiero dei proprietari è
rivolto al risarcimento dei danni subiti.
"Il comune non penso – dice l’ing.
Lo Monaco – che sarebbe stato in grado da solo di affrontare l’enorme impegno
finanziario che stiamo affrontando noi come Struttura Commissariale, per
portare avanti tutte le opere di messa in sicurezza e tutti i rimborsi che
stiamo incominciando ad elargire alla popolazione, in pratica parliamo di
diversi milioni di euro”
Lucia Basso, Tg3 Sicilia
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