Lo hanno deciso dopo una riunione a Torrenova. Le condizioni
del territorio non permettono la costruzione di un aeroscalo.
di Giuseppe Lazzaro.
L’aeroporto dei Nebrodi non s’ha da fare. La tanto sognata
struttura aeroportuale non può essere realizzata a causa delle condizioni di un
territorio che non permettono la costruzione di un aeroscalo.
E’ questa la
conclusione alla quale sono arrivati i sindaci dei comuni di Torrenova
Salvatore Castrovinci, Capo d’Orlando Enzo Sindoni, Capri Leone Bernadette
Grasso, Alcara Li Fusi Nicola Vaneria, Reitano Salvatore Villardita, Frazzanò
Gino Di Pane, Ucria Giuseppe Lembo, Brolo Irene Ricciardello, Sinagra Enza
Maccora, Ficarra Basilio Ridolfo, S.Agata Militello Carmelo Sottile, Piraino
Gina Maniaci, San Piero Patti Ornella Trovato, Galati Mamertino Bruno
Natale, Longi Alessandro Lazzara e San Fratello con il vice sindaco Ciro
Carroccetto, durante la riunione svoltasi ieri sera presso l’aula consiliare di
Torrenova.
L’incontro programmatico, organizzato dal sindaco di casa Castrovinci, ha
confermato la tesi già sostenuta dalla precedente assemblea svoltasi a Capo
d’Orlando ed organizzata dal primo cittadino Enzo Sindoni. Dopo accurati e
attenti studi tecnici, portati a termine dal sindaco di Ficarra,
ingegnere Ridolfo, volti a valutare la migliore fattibilità tecnica del
territorio e capire le effettive predisposizioni dell’area che avrebbe dovuto
ospitare un edificio dalle dimensioni pressoché elevate, è stata riscontrata
nella zona interessata una evidente impossibilità ad accogliere
l’infrastruttura.
Il territorio non si presenta idoneo, pertanto l’aeroporto
dei Nebrodi, ad oggi, non si può realizzare. Tutto in fumo, anche i lauti
compensi e le indennità pagate per i progetti e con una società, Aeroporto
delle Eolie che adesso dovrà solo sciogliersi. Forse maturerà nuovamente il
proposito di poter costruire l’aeroporto in provincia nella Valle del Mela ma,
per questo, bisognerà attendere le prossime elezioni amministrative in
programma a Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo il 31 maggio e 1 giugno.
fonte: Glpress.it
Motivo di sdegno. Che tristezza aver immaginato qualcosa di grande.
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