ATTUALITA'
Sarebbe un vero peccato se dovessero cedere, per l’incuria dell’uomo, strutture che hanno resistito ad intemperie, frane e terremoti.
Salvatore Mangione.
L’antica chiesa di San Nicolò di bari, elevata a basilica
Lateranense, del XII secolo, costituisce a San Fratello un serio pericolo per i
passanti. Abbandonata da alcuni anni, e chiusa al culto, posta in cima al
quartiere omonimo, dalla sua poderosa altezza, in questi ultimi mesi mostra
segni di elevata pericolosità.
Almeno secondo quanto sostenuto da un gruppo
spontaneo di abitanti che si è recato a Palazzo dell’Aquila, sede municipale,
per segnalare le difficoltà. Ad ogni intemperie, infatti, sulla sottostante
strada Aluntina cadono pietre e tegole, rappresentando per gli abitanti ed i
passanti un serio pericolo.
Con l’incedere della stagione invernale, forse
sarebbe il caso, intanto, di transennare ed apportare gli accorgimenti
necessari onde evitare rischi. L’elevata altezza del tempio, oltre 20 metri, e
la presenza dei cantonali marmorei, rendono la struttura di notevole interesse
architettonico e storico.
Sarebbe un vero peccato se dovessero cedere, per
l’incuria dell’uomo, strutture che hanno resistito ad intemperie, frane e
terremoti. Occorre fronteggiare la situazione che nel patrimonio locale è
basilare e fondamentale, oltre che ancora recuperabile per ciò che custodisce
nel suo interno e nell’area monumentale.
fonte: gazzetta del sud
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