ATTUALITA'
Horacio e Benny, un costruttore geniale e un intraprendente siciliano
emigrato a New York. Ora il primo dedica al secondo un gioiello, la Pagani
Huayra BC. Come le iniziali del cliente-amico.
Stefano Marzola.
Ginevra «Caro Benny, dedico a te la Huayra BC, con
tutto il cuore». Bastano poche parole per suggellare l’amicizia fra Horacio
Pagani e Benny Caiola, suo primo cliente. In mezzo fra i due, la nuova Huayra
BC che porta nel nome le iniziali del collezionista italoamericano.
Alla presentazione della hypercar al Salone di Ginevra Benny
Caiola non c’era — è scomparso nel 2010 —, ma la moglie Bettina non è voluta
mancare. Siciliani entrambi, originari di San Fratello, un paesino in provincia di Messina, ed entrambi arrivati a New York da ragazzi: «Ci siamo
conosciuti negli Stati Uniti — racconta la moglie — non in Sicilia. Mio marito
ha iniziato come intonacatore nel 1947, poi ha fatto fortuna ed ha potuto
dedicarsi alla sua passione, le auto. La prima fu una Ferrari nel 1958, la
ordinò in un colore che non esisteva in gamma, verde petrolio. Era talmente
particolare che Enzo Ferrari volle conoscere di persona Benny».
«Horacio, il Michelangelo delle auto»
Ne aveva circa una trentina, fra Ferrari, Lamborghini ed
altre, ma il vero amore è arrivato con la prima Pagani: «Diceva che Horacio è
il Michelangelo delle automobili, che la sua è vera arte». Ed è rimasta
leggendaria la lettera — con allegato un assegno di mille dollari — in cui
Caiola ringraziava Pagani e gli chiedeva di portare a cena i meccanici della
piccola azienda di San Cesario sul Panaro. «Benny amava le auto ed era felice
quando per strada vedeva le persone ammirare queste vetture, era contento per
quell’attimo di felicità che riusciva a dare. Vide per la prima volta una
Pagani proprio al Salone di Ginevra e pochi giorni dopo era già a Modena pronto
a staccare un assegno per comprare la sua prima Zonda (oggi ne hanno 5 in
famiglia Caiola, oltre alla Huayra BC, ndr). Da lì è nato un rapporto di
amicizia, durato fino alla scomparsa di mio marito. Verso la fine, poté vedere
in anteprima i bozzetti della Huayra e, sapendo che gli mancava poco tempo,
chiese ad Horacio di fare presto, ne voleva comprare una. Ma non fece a tempo».
La base è la Huayra
L’argentino Horacio Pagani, dopo aver dedicato la sua Zonda
F al pilota connazionale Juan Manuel Fangio, grazie alla BC celebra l’amicizia
con Benny Caiola. La base è la Huayra, ma si è lavorato molto per
perfezionarla: il motore Mercedes AMG V12 biturbo cresce fino a 750 Cv e i
nuovi terminali di scarico danno una voce ancora più corposa alla Huayra, in
particolare nell’uso in pista. Perché questa variante è stata pensata per dare
il meglio fra i cordoli e lo testimonia anche la nuova ala posteriore,
l’espressione più evidente di un’aerodinamica rivista che va a migliorare il
lavoro dei flap attivi, già presenti sulla Huayra standard. Dove di standard
c’è poco visto che parliamo di una vettura da 1,4 milioni di euro che diventano
2,35 (tasse escluse) con la BC; 20 gli esemplari che saranno prodotti, tutti
già venduti. L’intero lavoro di affinamento ha dato vita alla hypercar più
leggera di tutte con i suoi 1.218 kg.
Benny Caiola non potrà guidare la Pagani che porta il suo
nome, lo faranno i figli Luigi ed Alfredo, altrettanto appassionati di
sportive, che hanno una Zonda a testa, ed ora la Huayra, che ricorderà a loro
il padre scomparso sei anni fa. A loro e ad ogni amante delle supercar.
fonte: motori.corriere.it
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