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Una rievocazione più consona alle scritture: mentre in tutto il mondo cattolico si commemora la Passione e Morte del Cristo a San Fratello si festeggia. Ma alla fine il momento più toccante avviene quando i Giudei vanno a baciare i piedi del Cristo Crocifisso per chiedere perdono.
Salvatore Mangione.
Fervono i preparativi per la famosa e secolare Festa dei Giudei che avrà
luogo come ogni anno, durante la Settimana Santa, nei tre giorni del mercoledì,
giovedì e venerdì, ininterrottamente. E' una delle più significative manifestazioni dalla forte simbologia e
dal grande impatto di trasposizione storico-religiosa.
Mentre in tutto il mondo cattolico si commemora la Passione e Morte del
Cristo a San Fratello si festeggia. La storia del calvario dalla quale siamo
stati salvati è diventata un segno di vittoria un trofeo. Occorre andare
indietro nei secoli, cioè al 1276, per trovare i primi passi di questa
manifestazione che ha visto i famosi flagellanti, ad opera di fra Maniero
Fasani.
Un frate, chiamato come quaresimalista, che ha organizzato un folto
gruppo di penitenti. Si continuano a chiamare Giudei e con orgoglio, perché
vogliono simboleggiare gli uomini traditori del Cristo, come tanti Giuda.
Ma alla fine di tutte le manifestazioni, il momento più toccante avviene
quando, scoprendosi il volto incappucciato per tre lunghi giorni, vanno a
baciare i piedi del Cristo Crocifisso, per chiedere perdono.
Un fatto è certo, sia il fascino che l'attrattiva primitivi delle figure
dei Giudei, sono rimasti nel tempo immutati. Tant'è vero che chi non ha mai
assistito alla festa o si reca a San Fratello, per la prima volta, talvolta
manifesta una sensazione di inquietudine.
In passato ci sono stati diversi tentativi di far cessare questa usanza,
specialmente verso la fine del 1800, o durante il fascismo e in epoca moderna
un'insistenza richiesta da parte delle comunità ebraiche, convinte che San
Fratello, potrebbe offendere la loro storia.
Finalmente sembrano finite tutte le incomprensioni, avendo più volte
verificato, che si tratta di una rievocazione più consona alle scritture che
rappresentano i momenti salienti della Passione e Morte verso il Calvario.
Insomma i riti pasquali, trasformandosi in occasioni uniche per
l'affermazione di una mitica identità personale e di gruppo, conservano il loro
significato profondo di recupero del tempo profano.
Fonte: gazzetta del sud
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