Sergio Granata.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha
accertato e sanzionato per 50.000 euro la scorrettezza delle pratiche
commerciali poste in essere da ATO ME 1 S.p.A. nella riscossione della TIA
(Tariffa Igiene Ambientale) dovuta dai cittadini dei Comuni dell’ATO ME 1
(comprendente 33 Comuni del Messinese) per il servizio di igiene ambientale per
gli anni 2008-2012.
In particolare, l’Autorità ha accertato che ATO ME 1 ha impiegato in modo non
conforme alla diligenza professionale lo strumento coercitivo dell’ingiunzione
fiscale per la riscossione dei propri crediti. Infatti, ATO ME 1 non si è
dotata di strumenti e procedure idonei a monitorare i pagamenti ricevuti, a
mettere i consumatori in condizione di verificare la certezza ed esigibilità
dei crediti ingiunti, ad acquisire e gestire le istanze dei consumatori in
merito ai solleciti di pagamento e alle ingiunzioni ricevute.Di conseguenza, ATO ME 1 ha emesso ingiunzioni fiscali di pagamento relative a crediti non dovuti e non ha sospeso la procedura ingiuntiva a fronte delle documentate istanze in autotutela presentate dai consumatori volte a contestare l’infondatezza della pretesa creditoria.
Inoltre, ATO ME 1 ha opposto numerosi ostacoli ai consumatori che si erano rivolti al giudice per l’accertamento del proprio debito.
fonte: amnotizie.it
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