Il depuratore cittadino continua ad essere una chimera



ATTUALITA'
Gli agricoltori auspicano un tavolo tecnico per risolvere il problema del flusso delle acque nel territorio sottostante all'abitato e l'indicazione certa per la realizzazione di una nuova struttura moderna che dia sicurezza a tutti.

Salvatore Mangione.
San Fratello. Diventa sempre più preoccupante la situazione legata alla mancata depurazione delle acque bianche e nere del centro montano. Secondo gli agricoltori basta dare uno sguardo alla contrada "Schiccio" nel quartiere Riana per rendersi conto dell'enorme danno che subiscono i terreni agricoli.
Per rendersi conto della reale preoccupazione basti pensare alla zona d'origine del dissesto idrogeologico che nel febbraio del 2010 ha provocato enormi danni. E' proprio questa la zona dove la protezione civile ha ritenuto opportuno far confluire insieme alle acque reflue del paese quelle raccolte dai trentatre pozzi realizzati a protezione della montagna. Di tutto questo disagio è stato anche informato il presidente della Regione Siciliana, onorevole Nello Musumeci in occasione di una sua recente visita ad San Fratello.
Nulla da eccepire sulla progettualità realizzata dai tecnici incaricati di un eventuale spostamento ad oriente del paese di un appropriato depuratore. Ma, giunti ad otto anni dal dissesto, ancora non è stata finanziata alcuna parte legata alla soluzione del problema. 
Gli agricoltori auspicano un tavolo tecnico che abbia due finalità: risolvere il problema del flusso delle acque nel territorio sottostante all'abitato del torrente e l'indicazione certa per la realizzazione di una nuova struttura moderna che dia sicurezza a tutti.


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