Frà Giuseppe Maggiore.
Una pseudo politica xenofoba,
razzista che promuove il far west chiamandolo legittima difesa, continua a
usare immagini sacre per far si che il loro partito abbia consensi. Ciò che è
peggio, strumentalizzano il sacro per giustificare e sostenere la loro campagna
razziale contro chi non abbraccia il cristianesimo dimenticando, anzi, il
comandamento dell’amore: ama il prossimo tuo come te stesso. Comandamento che
qualche ministro, per giustificare il proprio razzismo ha cercato di spiegare
con un’esegesi da brividi, capovolgendo tutto l’insegnamento di Cristo per fini
personali, egoistici che fanno trasparire cattiveria e ignoranza.
Si carissimi, perché strumentalizzare Cristo e il suo
Vangelo è non solo speculazione politica di cattivo gusto ma pura ignoranza.
Una massima popolare conosciutissima, cita: “Scherza coi fanti, ma lascia
stare i santi” e come tutte le massime anche questa contiene una filosofia
spicciola, ma vitale: ciò che è “Santo” deve essere rispettato. Non può essere
e non deve essere usato per avvallare ideologie che vanno contro il prossimo o
per avere consensi in modo da confondere le cose sante con gli interessi, con
gli affari o la “politica.” Sia Papa Francesco come pure la Conferenza
Episcopale Italiana hanno preso le distanze e denunciato questo stile
antievangelico, che non ha niente a che vedere con il cristianesimo.
Su una cosa sono d’accordo con i tradizionalisti cattolici,
“il crocifisso non si tocca”.
La sezione fratelli d’Italia di Sesto Fiorentino ha
postato una foto del Crocifisso del XVII secolo che è venerato
a San Fratello (Me). Cristo crocifisso, come scrive San
Paolo è scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che
sono chiamati, sia Giudei che Greci,Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio.
Quel simulacro per ogni abitante di San Fratello è salvezza
e potenza del Dio clemente e misericordioso che non ha mai abbandonato il
piccolo e antichissimo centro nebroideo. San Fratello ha subito ben tre frane:
nel 1754, 1922 e l’ultima nel 2010. Gli anziani hanno sempre raccontato che
durante diverse calamità naturali e in particolare durante le frane, quel
crocifisso che continua a essere oggetto di scambio con Barabba, viene
portato disteso in ogni angolo di paese a spalla. Durante la suggestiva e
commovente processione del Venerdì Santo, tantissimi fedeli offrono alla
popolazione del pane molto somigliante come forma al pane azimo o arabo che
viene strofinato nelle piaghe del Cristo ligneo per poi distribuirlo
all’immensa folla.
Quel pane verrà baciato e mangiato con profonda fede e una
parte verrà conservata per quando c’è mal tempo o per altre necessità. Al primo
impatto potrebbe sembrare una sciocchezza o un atto superstizioso ma
ricordiamoci che se avessimo fede quanto un granellino di sabbia sposteremo le
montagne.
Nell’ultima frana ricordo bene i singhiozzi che
accompagnavano e bagnavano di lacrime quel Crocifisso portato a spalla da tutti
i giovani e padri di famiglia di San Fratello.
Da Frate e da sanfratellano dico con fermezza giù le
mani dal nostro Crocifisso che rappresenta ognuno di noi, la nostra
storia, le nostre ferite… rappresenta la nostra fede e non permetto che sia
strumentalizzato per seminare odio, rancore, disprezzo nei confronti di
fratelli o sorelle che non sono italiani o cristiani.
Cristo con le braccia spalancate
accoglie ogni uomo, non fa discriminazioni, lui stesso si identifica con il
debole, con il povero, con il carcerato, con lo straniero ed è benedetto da Dio
colui che lo riconosce in questi fratelli
Attenzione, scherzate con i fanti (fin quando ve lo
permettono) ma lasciate stare ciò che è Santo.
Dio non ha bisogno di essere difeso ma semplicemente amato.
fonte: messinaora.it
Commenti
Posta un commento