1° MAGGIO
A Messina la marcia di protesta di De Luca: “Non
sono più nelle condizioni di fare il sindaco metropolitano. Da domani non firmerò
più atti della Città Metropolitana”.
Serena Guzzone.
Non sono nelle condizioni di poter assistere la gente e di
fare il sindaco metropolitano“. Lo ha detto stamattina Cateno De Luca nel
comizio di apertura della “marcia della dignità” organizzata nella Città dello
Stretto. La marcia è appena iniziata e il corteo, al quale hanno preso parte
una nutrita schiera di sindaci dei comuni messinesi, si dirige verso la
Prefettura, dove simbolicamente il sindaco metropolitano consegnerà la fascia
nelle mani del Prefetto.
De Luca ha ringraziato le organizzazioni sindacali che
sfilano al suo fianco, i sindaci dei comuni messinesi e tutti i cittadini
presenti: “hanno compreso che questa non è la marcia di De Luca, ma la marcia
di tutti. Non possiamo accettare– ha detto De Luca- che rappresentanti
siciliani che siedono a Roma o Palermo continuino a strumentalizzare le
risposte che questo territorio aspetta”.
Nelle casse di Palazzo dei Leoni mancano circa 12 milioni di
euro e la Città di Metropolitana di Messina rischia il dissesto
finanziario. In mancanza di un adeguata compensazione del prelievo forzoso da
parte dello Stato e senza la chiusura del bilancio Palazzo dei Leoni rischia di
chiudere per fallimento. Le conseguenze sarebbero disastrose: verrebbero
sospesi i servizi di assistenza, con conseguenze anche per i precari storici, e
verrebbero meno progettazione ed assegnazione dei fondi del Masterplan.
“Il 22 marzo– ha ricordato De Luca-abbiamo avuto lo Stato in
visita a Palazzo dei Leoni, avevo già avviato le procedure per il licenziamento
collettivo. Il sottosegretario Alessio Villarosa ha assunto con i dipendenti e
il popolo messinese un impegno ben preciso, con scadenza il 31 marzo. Abbiamo
avuto scontri nell’Anci, più tavoli tecnici a Roma e a Palermo, ma quando si è
trattato di individuare le risorse per la Città Metropolitana di Messina, gli
impegni sono venuti meno, si è evidenziata l’improvvisazione di chi ci
governa. Da domani non firmerò più atti della Città Metropolitana. Mi aspetto
che lo Stato dimostri che esista e che ci metta nella condizioni definitive di
avere pari dignità rispetto alle ex province delle regioni ordinarie”.
Accompagnato da una delegazione di sindaci, De Luca adesso entrerà in
Prefettura per consegnare la fascia di sindaco metropolitano: “Cosa succederà
da domani non lo so”.
De Luca in Prefettura: “il Parlamento approvi il disegno di
legge presentato da Germanà”
De Luca ha appena consegnato la fascia di sindaco nelle mani
del viceprefetto Carmelo Musolino e al fianco dei sindaci dei comuni di Messina
sta lasciando la Prefettura. Da De Luca nessun passo indietro: “Il
Parlamento approvi il disegno di legge presentato dall’onorevole Germanà o
qualsiasi altro provvedimento d’urgenza. Di fronte ad un atto concreto
riprenderò la fascia di sindaco”.
De Luca adesso rischia una denuncia per interruzione di
pubblico servizio, ma afferma: ” Oggi mi sento di essere stato coerente nei
confronti del popolo e del territorio. Stamattina mi sarei aspettato altre
presenze– ha aggiunto riferendosi alla deputazione messinese assente-hanno
perso l’occasione di dimostrare che di fronte a certe nefandezze occorre fare
squadra“.
L’assessore Musolino: “1 maggio 2019, festa dei lavoratori e
giorno della presa di coscienza dei siciliani della provincia di Messina”
“Ho partecipato questa mattina alla Marcia dei Sindaci dei
Comuni della Provincia di Messina indetta dal Sindaco Metropolitano On.le
Cateno De Luca. È una manifestazione di grande importanza, a tutela dei
nostri territori, delle nostre strade, dei nostri edifici scolastici, dei
nostri dipendenti. Non si possono chiudere le Provincie con un colpo di
penna, infischiandosene delle sorti delle persone che ci vivono e dei loro
diritti fondamentali. La presenza della quasi totalità dei Sindaci
alla marcia di oggi dimostra quanto questa protesta sia fondata e quanto sia
pressante la richiesta di un intervento concreto da parte del Governo Centrale!
1 maggio 2019, festa dei lavoratori e giorno della presa di coscienza dei
siciliani della provincia di Messina. Io ci sono!“- ha dichiarato l’assessore
del Comune di Messina Dafne Musolino.
Picciolo: “opportunità per alzare tutti insieme la voce”
“Piaccia o non
piaccia…ha avuto ragione lui. Cateno, il Sindaco Metropolitano! Ha riunito un
grande numero di suoi Colleghi Sindaci, delle più diverse appartenenze
politiche, e li ha portati volontariamente a scendere in piazza. È un fatto!
Come è un fatto che tutti gli amministratori presenti non voteranno per Dafne
Musolino! Anche questo è un fatto. Come è un fatto che la Sicilia e la Sardegna
siano state discriminate enormemente rispetto alle altre Regioni italiane nella
erogazione dei contributi previsti per legge alle ex Province regionali. Anche
il deficit strutturale dei bilanci delle nostre Province è un fatto, con tutto
ciò di negativo che ne deriva a cascata! Allora, volendosi limitare ad
osservare i fatti, come mi sembra sempre corretto e doveroso fare! Cosa c’è di
propaganda elettorale nella manifestazione di oggi? Solo la coincidenza con le
prossime consultazioni Europee e la intelligenza, chiamiamola con il suo vero
nome stavolta, di De Luca di cavalcare un problema reale del territorio
portando gli amministratori in piazza! Ma perché quando lo fanno,
quotidianamente, Salvini e Di Maio nessuno si scandalizza….anzi….ed oggi
qualcuno si duole di ciò? Anche questo è un fatto che però attende una risposta
seria e sensata“- ha dichiarato il segretario di Sicilia Futura, Picciolo.
Presenti alla marcia di De Luca i sindaci dei Comuni di:
Acquedolci, Alcari Li Fusi, Alì, Alì Terme, Antillo,
Barcellona Pozzo di Gotto, Casalvecchio Siculo, Castell’Umberto, Castelmola,
Castroreale, Falcone, Fiumedinisi, Floresta, Fondachelli Fantina, Francavilla
di Sicilia, Furnari, Gaggi, Galati Mamertino, Giardini Naxos, Gualtieri
Sicaminò, Letojanni, Librizzi, Mazzarà Sant’Andrea, Merì, Monforte San Giorgio,
Mongiuffi Melia, Montagnareale, Montalbano Elicona, Motta D’Affermo,
Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Pace del Mela, Pagliara, Patti,
Roccafiorita, Roccella Valdemone, Rodì Milici, San Fratello, San Marco
D’Alunzio, San Pier Niceto, San Piero Patti, Sant’Alessio Siculo, Santa Lucia
del Mela, Sant’Angelo di Brolo, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di
Camastra, Saponara, Savoca, Scaletta Zanclea, Sinagra, Spadafora, Tripi, Ucria,
Venetico, Villafranca Tirrena.
Presenti inoltre Csa, Cisl, l’Istituto Corelli, l’Assemblea
delle Consulte Siciliane, il Liceo Scientifico Seguenza e l’onorevole di Forza
Italia Germanà.
Fonte: strettoweb.com
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