QUELLA VOLTA CHE BETTINO CRAXI RESE L'ITALIA DAVVERO SOVRANA!

 

35 anni fa la "crisi di Sigonella" e la "cacciata" degli americani.

Salvatore Di Bartolo. Sovranità nazionale. Un tema ormai troppo spesso al centro del dibattito politico. Quella sovranità tanto cara a quei partiti che oggi riscuotono grande consenso tra gli italiani. Sovranità rincorsa, agognata, sognata. Sovranità stuprata a colpi di trattati, inchieste giudiziarie e speculazioni di borsa.  L'Italia non è più uno stato sovrano. C'è chi dice non lo sia mai stato dal secondo dopoguerra in poi. O forse si. Le tesi a riguardo sono assai variegate e gli interrogativi molteplici per poter giungere ad una conclusione universalmente accettabile ed accettata. Esiste però nella storia del nostro paese un episodio che non lascia adito a dubbi o interpretazioni. È l’ottobre del 1985. 

Nelle radio Zucchero canta le “Donne”. In televisione c'è McGyver. Nelle cartelle dei bambini ci sono girelle Motta e tortine di mele del Mulino Bianco, mentre nelle tasche dei genitori ci sono un sacco di soldi: lo stipendio medio è di 1.200.000 lire, abbastanza da permettere al 46% di loro di andare in vacanza. Il presidente della repubblica è Francesco Cossiga e il presidente del consiglio un certo Bettino Craxi. E proprio quest'ultimo è l'assoluto ed indiscusso protagonista di questa vicenda. Una vicenda intricata e contorta iniziata alle ore 13.07 del giorno 7 ottobre 1985 con il dirottamento della nave da crociera "Achille Lauro" ad opera di quattro terroristi siriani e passata poi alla storia come "la crisi di Sigonella". 

Da quel momento in poi fu tutto un susseguirsi di eventi e colpi di scena. L’uccisione di Leon Klinghoffer, un cittadino americano disabile; le trattative tra il Governo italiano, l’OLP di Arafat, la Siria, la Tunisia e l’Egitto; la consegna della nave a Porto Said e la resa dei sequestatori; l’aereo egiziano che, con a bordo i terroristi e due rappresentanti dell’OLP, decolla diretto in Tunisia e viene intercettato dai caccia americani, che lo costringono ad atterrare in Sicilia. 

E, infine, Sigonella. I carabinieri che, per ordine di Craxi, circondano l’aereo appena atterrato per prelevare i terroristi. I militari americani che circondano i carabinieri, circondati a loro volta nuovamente da truppe italiane. Lo scontro diplomatico sul filo dello scontro a fuoco. 


Gli Stati Uniti che cedono. Si proprio così. Sono da poco passate le ore 00.05 del giorno 11 ottobre 1985 e gli Stati Uniti cedono alle ragioni dell'Italia e del capo del governo Bettino Craxi. 

Quello si, fu un grande sussulto di sovranità nazionale. L'ultimo probabilmente. Dopo solo il buio. Il Britannia, Maastricht, Tangentopoli, la globalizzazione selvaggia, le privatizzazioni, lo spread. La fine. Ed anche per Bettino Craxi quel momento rappresentò probabilmente l'inizio della fine. I "padroni" americani non gli avrebbero mai perdonato quell'affronto. Troppo eclatante quell'atto di forza da parte di un paese ormai da troppo tempo considerato "vassallo". 

 

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