A NATALE COMPRIAMO NELLE NOSTRE CITTÀ!

 


Salvatore Di Bartolo.

In vista del Natale il Governo dovrà tempestivamente studiare delle misure per limitare lo strapotere dei colossi dell'e-commerce, a partire da Amazon.  

A lanciare l'allarme in tal senso è il Codacons, che ricorda i rischi sul fronte concorrenza. "Qualora rimangano in vigore le restrizioni anti-Covid sul fronte dei negozi, le società dell'e-commerce otterrebbero enormi benefici perché tutti gli acquisti degli italiani verrebbero trasferiti dai negozi fisici al web. 

In tal caso, vi sarebbe un danno enorme per il commercio al dettaglio tradizionale e una palese lesione della concorrenza e del mercato".

Il problema di certo non è soltanto italiano. In altri paesi europei, tuttavia, qualcosa già si muove. 

In Francia, paese da sempre molto attento alla tutela del proprio tessuto economico-produttivo, ambientalisti e politici, personalità del mondo della cultura e delle associazioni, si sono uniti in una petizione per impegnarsi a non usare Amazon per Natale. "Caro Babbo Natale, quest'anno stiamo assumendo l'impegno di un Natale senza Amazon", scrivono i firmatari della petizione.

Gli stessi, chiedono inoltre "leggi utili alla nostra economia piuttosto che aumentare ulteriormente la già delirante fortuna di Jeff Bezos". 

Per questa volta, si prenda spunto dai francesi e si tenti perlomeno di regolamentare il commercio al dettaglio al fine di permettere a

commercianti ed imprenditori, che le tasse le pagano in Italia, di poter lavorare in un periodo tradizionalmente prospero quale quello natalizio.

Nell'attesa, speriamo non vana, che magari un giorno si possa finalmente introdurre un regime di imposizione fiscale anche per i grandi colossi del web. 


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