A fare le spese di scontri e divisioni sono come sempre i cittadini!
Continue giravolte, improvvisi dietrofront, battibecchi e scambi di accuse reciproche tra premier, ministri e governatori sono ormai all'ordine del giorno.
Incuranti della preoccupante situazione sanitaria e del crescente disagio socio-economico in cui imperversa il paese, i nostri politici continuano quindi a litigare su tutto praticamente ogni giorno.
Neppure una disastrosa crisi sanitaria con pesantissimi risvolti sul piano economico ed occupazionale riesce dunque a porre fine a scontri e divisioni.
A fare le spese di questo becero modus operandi che antepone ai bisogni collettivi gli interessi di partito è come sempre il popolo, costretto ad assistere passivamente ad un indecente scaricabarile tra governo e regioni circa l'assunzione di responsabilità relativamente alla gestione della crisi.
Quel popolo ormai completamente disorientato da decine di decreti ed ordinanze perennemente in contrasto tra loro che affermano tutto e il contrario di tutto.
Quello stesso popolo a cui viene richiesto ormai da mesi di stringere la cinghia e continuare a fare sacrifici.
Per una volta sia la politica a fare qualche sacrificio.
Si faccia tutti un passo indietro mettendo fine ad infinite e sterili polemiche.
Si eviti di ricondurre e ridurre tutto ad una mera questione di ricerca del consenso elettorale.
Si onori il mandato istituzionale, lautamente retribuito con denaro pubblico, adoperando la responsabilità richiesta dal ruolo ricoperto nell'interesse dei cittadini.
Di tutti i cittadini!
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