SUBITO LIQUIDITA' SUI CONTI DELLE IMPRESE! NEL 1992 GIULIANO AMATO DIMOSTRO' CHE E' POSSIBILE...

 


Salvatore Di Bartolo.

Era la notte tra il 9 ed il 10 luglio 1992, ed un pesantissimo attacco speculativo alimentato dal finanziere squalo George Soros (lo stesso Soros che oggi finanzia lautamente le ONG) causò una svalutazione della lira che portò al collasso le finanze pubbliche.

Il governo italiano guidato allora da Giuliano Amato decise subito di correre ai ripari ed assumere una decisione ad oggi senza precedenti: applicare una patrimoniale attraverso il prelievo forzoso del sei per mille dai conti correnti degli italiani.

In quell'occasione, lo Stato italiano dimostrò ampiamente di poter avere libero accesso alle informazioni bancarie dei cittadini. 

Oggi, in una situazione di estrema necessità ed urgenza ancor più grave di quella appena descritta, in cui migliaia di imprese in tutto il paese rischiano il collasso a causa di mancanza di liquidità, non si capisce la ragione per la quale la politica faccia costantemente ricorso a procedure lunghe e farraginose per l'assegnazione di somme a titolo di risarcimento alle imprese danneggiate dalle chiusure. 


Francamente, non è neppure lontanamente credibile che ciò che nel 1992 il governo riuscì a fare nel corso di una sola notte, oggi, non possa essere fatto dopo nove lunghi mesi. 

Non ci sono alibi. La scelta politica di percorrere sempre il sentiero più lungo e tortuoso rappresenta chiaramente un escamotage per guadagnare tempo, cercare di tener buoni i cittadini e sperare che le cose si aggiustino da sole. 

Se esistono davvero i tanto decantati denari allora si accreditino immediatamente sui conti correnti degli italiani. 

Nottetempo. Così come Amato li prelevò in quella calda notte del lontano 1992.

 

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