Alunzio o Apollonia? Per gli archeologi non ci sono dubbi

 


Tra il 2003 e il 2005 vengono avviati dalla Soprintendenza di Messina dei lavori di esplorazione con l’obiettivo primario di identificare l’anonimo insediamento sul Monte Vecchio di San Fratello. Fino ad allora su questo insediamento si sapeva ben poco. Dal circuito murario si poteva solo ipotizzare la presenza di un’acropoli greco-romana, mentre all’esterno dei confini dell’antica città erano ben evidenti le suddivisioni di proprietà dei campi, realizzate in muretti a secco, che, per la loro geometria, ricordano il sistema delle centuriazioni romane, ciò faceva pensare ad una più antica suddivisione agraria che ha interessato il Monte Vecchio.

Due erano le ipotesi forti: una portava ad Alunzio e l’altra ad Apollonia. La chiesa locale ipotizzava fortemente che le rovine della misteriosa città sul Monte Vecchio appartenessero ad Alunzio, ipotesi avanzata dagli scritti del Fazello, vecchi racconti locali a sfondo mistico-religioso e da citazioni riportate in antichi volumi medievali conservati nella monumentale biblioteca sanfratellana.

L’ipotesi che non si trattasse di Alunzio principiò già quando nel 1624 il Gualtiero nella sua raccolta di epigrafi pubblicava un’iscrizione trovata nella vicina San Marco che riportava alla città di Alunzio; e tanti altri furono gli studi che seguirono, a confermare come Alunzio si trovava sul monte di San Marco anziché il Monte Vecchio di San Fratello.

Per San Fratello restava in piedi l’ipotesi Apollonia, identificata fino ad allora nel territorio di Pollina.

Gli scavi di inizio millennio dovevano quindi confermare la presenza del sito di Apollonia sul Monte Vecchio. Gli archeologi si trovarono di fronte a resti consistenti di due distinti abitati, con possenti fortificazioni, abitazioni private, molti reperti ceramici ma anche numismatici, non dimentichiamo infatti che Apollonia coniò moneta.

L’area di interesse archeologico del sito è molto estesa, addirittura l’antico abitato si sviluppava fino a coprire l’intero pianoro a nord ovest della montagna. Eppure i sette saggi sono stati effettuati tutti in cima, in prossimità del Santuario di origine normanna dedicato ai santi fratelli Alfio, Filadelfio e Cirino. La scelta di effettuare gli scavi tutti in cima al Monte è stata condizionata un po’ dalla facile accessibilità al sito, dalla vicinanza del Santuario, utile per un’eventuale fruizione turistica dell’area archeologica e, inoltre, dall’ipotesi che proprio in cima al monte potessero trovarsi le prove più consistenti per identificare l’intero sito come Apollonia.

Alla fine degli scavi gli archeologi non hanno dubbi, si tratta di Apollonia di Sicilia, un antico insediamento che fino ad allora non aveva trovato sede.

Fonte: Carmela Bonanno (Apollonia - Indagini sul Monte San Fratello, L'Erma di Bretschneider, 2008)

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